venerdì 27 dicembre 2019

Martin Mystère n. 146 bis: l'impossibile Faenza in copertina

La copertina dell'ipotetico Martin Mystère n. 146 bis riguarda un albo che, se fosse esistito, sarebbe uscito nel 1994.

La numerazione segue idealmente Oltre le mura (Martin Mystere n. 146), per via dell'ambientazione nella stessa regione italiana, dato che l'avventura dell'albo ufficiale si svolge a Bologna.

Nel numero 146 Bis, invece, l'azione si sposta a Faenza, dove la mysteriose moria di volatili (fatto di cronaca reale) si intreccia con la tradizione locale della lotta greco-romana, nonchè con la leggenda dei fondatori della città che giunsero dall'Attica.
Ma quando Martin Mystère non vuole saperne di indagare su certe anfore greche ritrovate in zona, ci pensano Antonietta Fernandez e Christine Lambert della Magic Patrol. E dove c'è Altrove, non possono mancare gli Uomini In Nero, guidati da Sheila Norton!
Il loro scontro fa tremare le ceramiche per cui la città è famosa, in Mistero a Faenza.

Nella ricostruzione della fasulla copertina Mysteriana, oltre al logo originale de "I grandi enigmi di Martin Mystère, detective dell'impossibile", al triangolino giallo "BIS!" e al rettangolo bianco del titolo, proponiamo anche la costina laterale con grafica e cromia dell'epoca.
Essendo questa avventura ambientata in Emilia Romagna, è di diritto un Mystero Italiano fuori tempo massimo: ecco quindi l'iconcina in basso a destra che ne riporta la scritta, con una celebrità d'eccezione che prende il posto dello stesso Martin Mystère per promuovere l'evento.







martedì 24 dicembre 2019

Get a Life #55: Future Conditional - Part 3

Get A Life (the fancomic miniseries NOT presented by Martin Mystère) presents part 3 of episode #55, Future Conditional (also known as Almanacco del Mistero 2002 bis) in English.

In Part 2, the evil Discarnated Algernon Mabus tricked Mister Jinx into building a machine that allowed the Afterlife Dimension to swallow every existing soul of Earth.
The reborn Hyperuranion Carrier saved Mister Jinx from the same fate, but that was too little and too late. To stop Mabus' unthinkable plan of achieving control over the Multiverse through the "Double Theory Of Everything", they must take the war to the enemy-- which means invading the Afterlife Dimension!

But when even Martin Mystère, Sergej Orloff and Kut Humi are unable to turn the tide-- what can Mister Jinx do to save a doomed the future?

This is it-- the end of everything. Literally!

 

English edits by Joe Teanby.
Story & lettering by Franco Villa.

Want more? Here is the Get a Life! episode index.

In this issue: Longitudine zero (Martin Mystère n. 317), I giorni dell'incubo (Martin Mystère nn. 62-63-64), La vita segreta di Diana Lombard (Martin Mystère nn. 164-165), La creatura che venne dall'inferno (Storie da Altrove n. 7), La maledizione di Kunanjun (Martin Mystere nn. 106-107-108),
Mister Jinx ritorna! (Almanacco del Mistero 2002), A Martin for all Seasons (Get a Life! #41-44),
Vite parallele (Martin Mystère nn.268-269), Double Theory Of Everthing, unifying factor, Algenon Mabus, Martin Mystère, Sergej Orloff, Kut Humi, As above, so below, Emerald Tablet.

domenica 22 dicembre 2019

Get a Life #55: Future Conditional - Part 2

Get A Life (the fancomic miniseries NOT presented by Martin Mystère) presents part 2 of episode #55, Future Conditional (also known as Almanacco del Mistero 2002 bis) in English.

As it was promised in part 1-- following the supervillain theme of the printed booklet Corriere del Mystero 2019, our webcomic features one of the most titanic Martin Mystère villains!

The trickster (Mister Jinx) has been tricked all along-- and now the whole world is about to pray the price for that.

Be ready for the enactment of the Double Theory of Everything!


To be continued and concluded in part 3!




English edits by Joe Teanby.
Story & lettering by Franco Villa.

Want more? Here is the Get a Life! episode index.

In this issue: La vita segreta di Diana Lombard (Martin Mystère nn. 164-165), La formula di Ramanujan (Martin Mystère n. 230), I padroni del caos (Martin Mystère n. 255), Longitudine zero (Martin Mystère n. 317), La scintilla (Almanacco del mystero 1989), That Which Is Not Dead (Get a Life #13, 26, 30-31), Antarctica: Zero Hour (Get A Life! #39-40), A Martin for all Seasons (Get a Life! #41-44), Reign - The Conqueror, Guf  Hall, Captain Marvel, Shazam, Akaschi, End of the World, Neon Genesis Evangelion, Diogenes, Hyperuranion Carrier.


martedì 17 dicembre 2019

Get a Life #55: Future Conditional (aka Almanacco del Mistero 2002 bis) - Part 1

Get A Life (the fancomic miniseries NOT presented by Martin Mystère) presents part 1 of episode #55, Future Conditional (also known as Almanacco del Mistero 2002 bis) in English.

Together with the printed booklet Corriere del Mystero 2019, whose main theme this year is "comic book villains", Get A Life dedicates 25 pages to two of Martin Mystère's greatest villains.

Is it going to be an alliance in Marvel's Super-Villain Team-Up style, or should we expect the two titans of evil to battle each other to the death?
And how will Martin Mystère deal with it, being caught in the middle of the clash without being the leading story character?

And where is the battle going to take place?

So many questions, but one fairly-unique diary might hold all the answers!

To be continued in Part 2.

English edits by Joe Teanby.
Story & lettering by Franco Villa.

Want more? Here is the Get a Life! episode index.

In this issue: Mister Jinx ritorna! (Almanacco del Mistero 2002), I giorni dell'incubo (Martin Mystère nn. 62-63-64I padroni del caos (Martin Mystère n. 255)Nascita di una nozione (Get a Life! n.18)Un Martin per tutte le stagioni (Get a Life! nn. 41-44)Il mistero dell'inquisitore Eymerich (1996, di Valerio Evangelisti)La vita segreta di Diana Lombard (Martin Mystère nn. 164-165), Longitudine zero (Martin Mystère n. 317), Ciò che non è morto (Get a Life nn. 13, 26, 30-31), La formula di Ramanujan (Martin Mystère n. 230), Antartide: Ora Zero (Get A Life! nn. 39-40), Alexander - Cronache di guerra di Alessandro il Grande, La scintilla (Almanacco del mystero 1989), Neon Genesis Evangelion, La maledizione di Kunanjun (Martin Mystere nn. 106-107-108), Vite parallele (Martin Mystère nn.268-269), Precursore Post-Umano, i Latori di Idee, l'Aldilà, il Futuro, Algernon Mabus, Wilhelm Reich, l'Orgone, la Macchina di Aldridge, Camera del Gaf, Doppia Teoria del Tutto, Multiverso, Capitan Marvel, Shazam, Latore Iperuranio,  Akaschi, Platone, Diogene, "La cosa alta è come la cosa bassa", Martin Mystère, Sergej Orloff, Kut Humi

domenica 15 dicembre 2019

Almanacco del Mistero 2002bis: l'impossibile copertina dell'Aldilà

La copertina dell'ipotetico Almanacco del Mistero 2002bis riguarda un albo che, se fosse esistito, sarebbe uscito nell'anno 2002 bis.

La mente di Mister Jinx sopravvive nel corpo della sua assistente Molly, mentre il suo piano di sfruttare commercialmente la Macchina di Aldridge, che consente di visitare l'Aldilà e fare ritorno, è stato compromesso.
Ma le conseguenze del suo operato imperversano comunque: nell'Aldilà, una nuova tipologia di anime sta creando scompiglio; e in un futuro distopico, l'azienda Bordeline Travels continua a portare i turisti all'altro mondo. Com'è possibile?
Mister Jinx sta per incontrare chi gli darà una risposta... un Latore di Idee!

Con il ritorno del Mister Jinx originale e di un altro grande malvagio mysteriano (di cui non sveliamo il nome), Futuro condizionale riporta ordine nel caos e celebra i supercriminali a fumetti, in compagnia del Corriere del Mistero 2019.

Nella ricostruzione della fasulla copertina Mysteriana, oltre al logo originale di "Martin Mystère - ALMANACCO - MISTERO, al "balloon" rosso "BIS!" (che normalmente segnala il numero di pagine a colori dell'albo), proponiamo anche la costina laterale con grafica e cromia coerenti, nonchè la breve fascetta pubblicitaria anteriore e la ben più corposa fascetta posteriore.

martedì 3 dicembre 2019

Get A Life 55: "Futuro Condizionale" (copertina)

Get A Life, la serie NON presentata da Martin Mystère, presenta la copertina dell'episodio n. 55, Futuro Condizionale (altrimenti conosciuto come Almanacco del Mistero 2002bis).

In parallelo al Corriere del Mystero 2019, dedicato ai malvagi del fumetto, anche Get A Life dedica ben 25 pagine di fumetto a due delle più grandi nemesi di Martin Mystère.

Sarà un'alleanza nello stile di Super-Villain Team-Up della Marvel, oppure assisteremo a una lotta all'ultimo sangue tra due titani del male?
E come se la caverà Martin Mystère, che non sarà il protagonista della vicenda ma comunque si troverà nel bel mezzo dello scontro?

E in che luogo mai sta per avvenire, questo scontro?

Nelle note della copertina (scorrete verso il basso), tutti i segreti di continuità e gli omaggi artistici, oltre al link per andare a pagina 1 del fumetto.
Altrimenti, andate alla nostra pagina del blog con la prima parte di "Futuro Condizionale" e seguite i link alle successive.

Prossimamente: la copertina dell'Almanacco del Mistero 2002bis.

Arte di Joel Sousa.


lunedì 2 dicembre 2019

Get A Life 55: "Futuro Condizionale" (parte finale) - Un Jinx per ogni epoca


Get A Life, la serie NON presentata da Martin Mystère, presenta la parte finale dell'episodio n. 55, Futuro Condizionale (altrimenti conosciuto come Almanacco del Mistero 2002bis).

Dopo gli eventi della terza parte: l'umanità è stata sterminata, e l'Aldilà all'interno del buco nero è stato convertito in un colossale atanor fisico-alchemico in cui un attrattore sta compimendo fisica e spiritualità in una singolarità mai tentata prima!
Il vero Algernon Mabus, l'immortale spirito disincarnato, attende soltanto il momento in cui l'opera sarà compiuta, per prendere il controllo del fattore unificante multiversale.

Chi potrà fermarlo, se hanno fallito persino le volontà unite di Kut Humi, Sergej Orlff e Martin Mystère, ultimi superstiti spirituali di questo futuro apocalittico?

E' possibile che Mister Jinx e le sue copie abbiano ancora una carta da giocare... e siano interessati a farlo?

Segue: la copertina!

Arte di Joel Sousa.
Storia e lettering di Franco Villa.
Supervisione di Luca Salvadei e Cristian Di Biase.


Tutti gli altri episodi e l'arte extra qui: indice della serie Get A Life.

In questo episodio parliamo di: Longitudine zero (Martin Mystère n. 317), La vita segreta di Diana Lombard (Martin Mystère nn. 164-165), I giorni dell'incubo (Martin Mystère nn. 62-63-64), La maledizione di Kunanjun (Martin Mystere nn. 106-107-108), Vite parallele (Martin Mystère nn.268-269), Precursore Post-Umano, Mister Jinx ritorna! (Almanacco del Mistero 2002), "La cosa alta è come la cosa bassa", Martin Mystère, Sergej Orloff, Kut Humi

 

domenica 1 dicembre 2019

Get A Life 55: "Futuro Condizionale" (parte terza) - La rivoluzione dell'Aldilà

Get A Life, la serie NON presentata da Martin Mystère, presenta la terza parte dell'episodio n. 55, Futuro Condizionale (altrimenti conosciuto come Almanacco del Mistero 2002bis).

Ve l'avevamo promesso sin dall'inizio: in parallelo con l'evento del Corriere del Mystero 2019 dell'AMys, anche Get a Life! dedica la sua uscita ai nemici di Martin Mystère.

Dopo gli eventi della seconda parte: davanti a uno sbalordito Mister Jinx, il presunto Latore di Idee che è stato suo mentore, colui che gli ha dato l'ispirazione per trasformare la Macchina di Aldridge nel lucrosissimo affare del turismo nell'Aldilà, getta la maschera (o il cappuccio) per rivelare la sua terribile vera identità occulta!

E non poteva esser che lui, trattandosi dell'Aldilà all'interno del buco nero, oltre l'orizzonte degli eventi!

Ma non finisce qui. Come Jinx ha scoperto, l'intera popolazione vivente della Terra è stata risucchiata nell'Aldilà. E i grandi poteri come Agarthi, nella persona di Kut Humi, e persino il filosofo Diogene dei cani, intendono restarsene a guardare senza muovere un dito.

Con Martin Mystère fuori scena, chi salverà l'universo?

Bonus finale: il ritorno di Darryl Brand.
Cosa? Non vi ricordate chi è? Riscopritelo con Futuro Condizionale!

Il fumetto continua e finisce qui!

Arte di Joel Sousa.
Storia e lettering di Franco Villa.
Supervisione di Luca Salvadei e Cristian Di Biase


In questo episodio parliamo di: Longitudine zero (Martin Mystère n. 317), La vita segreta di Diana Lombard (Martin Mystère nn. 164-165)I padroni del caos (Martin Mystère n. 255), Ciò che non è morto (Get a Life nn. 13, 26, 30-31), La formula di Ramanujan (Martin Mystère n. 230), Antartide: Ora Zero (Get A Life! nn. 39-40), Un Martin per tutte le stagioni (Get a Life! nn. 41-44), Alexander - Cronache di guerra di Alessandro il Grande, La scintilla (Almanacco del mystero 1989), Neon Genesis Evangelion, Camera del Gaf, Doppia Teoria del Tutto, Multiverso, Capitan Marvel, Shazam, Latore Iperuranio,  Akaschi, Platone.

sabato 30 novembre 2019

Get A Life 55: "Futuro Condizionale" (parte seconda) - La rivoluzione dell'Aldilà

Get A Life, la serie NON presentata da Martin Mystère, presenta la seconda parte dell'episodio n. 55, Futuro Condizionale (altrimenti conosciuto come Almanacco del Mistero 2002bis).

Dopo gli eventi della prima parte, il diario segreto di Mister Jinx si conclude con la colossale visione di un Aldilà letteralmente trasformato in qualcosa di completamente diverso: una metamorfosi che ha imposto una spaventosa e radicale razionalizzazione geometrica quale solo la mente spietatamente commerciale di Mister Jinx avrebbe potuto escogitare.

Ma proprio quando il piano sembra aver raggiunto la perfezione, si scatena l'immancabile fattore che Jinx aveva trascurato, e che travolge gli ingenui clienti che si erano affidati a lui!

Ma non tutto è come sembra. Ricordate: in concomitanza con il tema del Corriere del Mystero 2019, vi avevamo promesso due nemici di Martin Mystère!

Il fumetto continua qui!

Arte di Joel Sousa.
Storia e lettering di Franco Villa.
Supervisione di Luca Salvadei e Cristian Di Biase.


Tutti gli altri episodi e l'arte extra qui: indice della serie Get A Life.

In questo episodio parliamo di: Mister Jinx ritorna! (Almanacco del Mistero 2002), La vita segreta di Diana Lombard (Martin Mystère nn. 164-165), i Latori di Idee, l'Aldilà, il Futuro, Algernon Mabus, la camera del Gaf, la Macchina di Aldridge.

venerdì 29 novembre 2019

Get A Life 55: "Futuro Condizionale" (parte prima) - Dal diario segreto di Mister Jinx

Get A Life, la serie NON presentata da Martin Mystère, presenta la prima parte dell'episodio n. 55, Futuro Condizionale (altrimenti conosciuto come Almanacco del Mistero 2002bis).

In un futuro non troppo distante, l'azienda Borderline Travels consente a chi se lo può permettere di incontrare le essenze elettromagnetiche dei propri cari defunti, viaggiando "spiritualmente" oltre l'orizzonte degli eventi di un buco nero, per accedere all'Aldilà. Nel prezzo, è incluso il biglietto di ritorno.

Ma come ha avuto origine, questa lucrosa impresa commerciale?

In concomitanza col Corriere del Mystero 2019, dedicato ai malvagi del fumetto, in primis quelli mysteriani, è un Mister Jinx che non sembra invecchiato di un giorno a narrarci i perchè e i percome nel proprio diario, a partire da quando la sua mente fu trasferita nel corpo della sua inaffidabile assistente Molly. Chi mai si parò sulla sua strada a portargli l'idea rivoluzionaria che avrebbe condotto a questo impossibile futuro dove la morte ha perso significato?

Il fumetto continua qui!

Arte di Joel Sousa.
Storia e lettering di Franco Villa.
Supervisione di Luca Salvadei e Cristian Di Biase.



Tutti gli altri episodi e l'arte extra qui: indice della serie Get A Life.

In questo episodio parliamo di: Mister Jinx ritorna! (Almanacco del Mistero 2002), I giorni dell'incubo (Martin Mystère nn. 62-63-64I padroni del caos (Martin Mystère n. 255)Nascita di una nozione (Get a Life! n.18)Un Martin per tutte le stagioni (Get a Life! nn. 41-44)Il mistero dell'inquisitore Eymerich (1996, di Valerio Evangelisti)La vita segreta di Diana Lombard (Martin Mystère nn. 164-165), i Latori di Idee, l'Aldilà, il Futuro, Algernon Mabus, Wilhelm Reich, l'Orgone, la Macchina di Aldridge.

AMys presenta: la copertina del Corriere del Mystero 2019


AMys, il fanclub ufficiale di Martin Mystère, presenta la copertina del Corriere del Mystero 2019.

Come già per il il Corriere del Mistero 2018, anche questa  uscita offre fumetti, articoli e informazioni su tutto ciò che è attualmente Mysteriano e Mysterioso, in 80 eleganti pagine a colori su carta patinata.

Nella sezione a fumetti, il corposo prologo del primo capitolo de "Docteur Mystere: Viaggio al centro della Terra Cava" è accompagnato dal fumetto breve "Precursore Post-Umano" (col ritorno di uno dei più grandi malvagi dell'universo di Martin Mystère) e dalle strisce umoristiche del beffardo esploratore Martin Riddle.

Il Corriere del Mystèro 2019 è dedicato ai malvagi del fumetto; gli articoli si concentrano su Sergej Orloff (che ha l'onore della copertina e della quarta di copertina) e sugli altri nemici di Martin Mystère, da Algernon Mabus a Dee&Kelly. Quale di loro sarà il protagonista occulto di "Precursore Post-Umano"? (Se siete fedeli lettori di Get a Life!, lo sapete già, ma dovete ora sapere anche che l'edizione sul Corriere è stata riveduta e corretta).

Il Corriere sarà in distribuzione a partire dalla Mostra Mercato di Reggio dei prossimi 7 e 8 dicembre 2019.

Ma l'AMys non si ferma qui: con una sinergia di cui solo i fan mysteriani potevano essere capaci, in parallelo all'uscita del Corriere, anche l'uscita di dicembre 2019 del suo fumetto online Get a Life! sarà incentrata su due dei più grandi malvagi della serie di Martin Mystère!
Per l'occasione, le 25 pagina di Futuro Condizionale saranno presentate su questo blog in tre puntate, a cadenza giornaliera. Continuate a seguirci!

mercoledì 27 novembre 2019

"Futuro Condizionale": lo studio per il Latore di Idee definitivo


Un tempo era Darryl Brand, giovane e promettente studente di matematica! 
Un bel giorno, senza essere neppure stato morso da un ragno radioattivo, fu ucciso da un Uomo in Nero, perchè Darryl aveva trovato l'accesso al Mondo Delle Idee di Platone.
Ma quella che sembrava la fine era invece solo l'inizio: illuminato dalla Formula di Ramanujan, Darryl rinacque come il Latore Iperuranio: non un semplice portatore di idee, ma l'archetipo stesso del Prometeo che porta agli uomini la scintilla divina!

Eppure... basterà tutto questo potere per fermare la distruzione di un intero universo?

La risposta in Futuro Condizionale (Get a Life! n. 55) (ovvero: Almanacco del Mystero 2002bis), evento fumettistico parallelo al Corriere del Mystero 2019 non solo per il mese di uscita, ma anche e soprattutto il tema comune: i malvagi del fumetto. I cammini di due storici nemici di Martin Mystère si intrecceranno in un'epoca ipotetica per alterare drasticamente il presente!

Arte di Joel Sousa

E se credete che Darryl Brand sia un personaggio apocrifo, rileggete I padroni del caos (Martin Mystère n. 255)


lunedì 20 maggio 2019

Schizzi preparatori per "L'avvento del dio dei Nove" - Arriva Martin Mystère in stile Disney!

Get a Life presenta i fulminei schizzi preparatori di Marco Tulio Vilela per "L'avvento del dio dei Nove".
Arriva il Martin Mystère in stile Disney! O sta solo ritornando?


Chi si ricorda di Fumetti del Mystero (Martin Mystère nn. 274-275), si ricorderà anche del "debito" di quell'avventura verso l'opera disneyana di Bill Walsh (e Floyd Gottfredson), tanto che la vicenda si concludeva in maniera spiazzantemente metafumettistica, con una cupa vignetta finale illustrata dall'artista disneyano Giorgio Cavazzano.

E' giunto adesso il momento di rilanciare l'idea, in un tentativo di omaggio ai grandi del fumetto Disney italiano come Romano Scarpa e Giorgio Cavazzano, con un'avventura di un Martin Mystère graficamente "deformato" (ma rigorosamente ispirato allo stile originalmente utilizzato da Giancarlo Alessandrini per caratterizzarlo) che lo vedrà affrontare nientemeno che Bolon Yoktè, la divinità Maya che nel 2012 tentò di annientare la Terra.
(Ebbene sì, Martin non si limitò a sventare la minaccia dell'asciugacapelli gigante de Martin Mystére n. 324, "La fine del mondo").

In un sito archeologico molto simile a El Tortuguero, Martin e Orloff si contendono la stele originale della profezia Maya del 2012, ma i tranelli disseminati da Bolon Yoktè sono subdoli e onnipresenti. Per non dire della loro contraddittorietà: Bolon Yoktè è un dio ostile o benigno? E cosa c 'entrano gli Elohim?
Solo Kut Humi è in grado di indicare a Martin come risolvere l'enigma dalla cui risposta dipende il destino dell'umanità!


sabato 27 aprile 2019

Gli Uomini in Bianco

Le Guerrilla Girls intervistano Martin Mystère nel 1997
GLI UOMINI IN BIANCO

A cura del presente blogger

Martin Mystère, il celebre conduttore televisivo, si trova a Prato, ospite della kermesse Dal populismo al Pop Ulivo organizzata da Walter Veltroni. Lo abbiamo incontrato in una afosa mattina di fine inverno e, di palo in frasca, ne è venuta fuori una intervista sincera, franca, vera, ma anche un po' jolanda.

Intervistatore: Buongiorno. È strano vederla ad una rassegna così apertamente politicizzata.

Mystère: Buongiorno a tutti. Sono rassegnato: ogni volta mi dite la stessa cosa. L'essere apartitico non equivale ad essere apolitico. Al massimo ad essere apollo, visto che ogni volta credo a questa agente. In effetti sono molto bello, quasi come...vediamo, chi è rimasto? Tom Hanks? È brutto, ma fascinoso, può andare.

I.: Non ho capito bene. Come ha conosciuto Veltroni?

M.: È stato durante la campagna democratica per le presidenziali del 2008. Ricorda? Sì che possiamo. Lui però non poteva, accedere dico, e allora l'ho introdotto di nascosto. Aveva una macchina fotografica.

I.: Cosa intendeva fare?

M.: Pescare? Che razza di domanda.  Negli anni successivi l'ho incontrato più volte. Durante la famosa cena del 2016 ho conosciuto anche Renzie.

I.: Senza la 'e' finale.

M.: Ah sì? Deve dirlo ai giornalisti americani, allora. Ebbene, dagli e dagli siamo rimasti tutti in contatto, essendo tutti democratici, e così, ogni tanto, vengo qui a trovarli. Una vacanzetta fa sempre piacere.

I.: Renzi non è qui presente.

M.: È il passato. Dobbiamo guardare avanti.

I.: Perché?

M.: Sennò sbattiamo.

I.: Su cosa?

M.: Non so. In Italia parlate così, mi stavo adeguando.

I.: Teme il populismo?

M.: Io? Mah. Questi vogliono fare il Pop Ulivo, faccia Lei... io facevo controcultura, un tempo, non posso certo sputare nel piatto in cui ho mangiato per anni. Più che il populismo in sé, temo qualcos'altro.

I.: Il fascismo?

M.: Non estremizziamo subito. No...

I.: Il razzismo?

M.: Sì, quello lo depreco, certo. Stavo facendo un altro discorso...

I.: Le bufale?

M.: Mmmah non proprio le bufale... sì, ci sono anche quelle, per carità. Ne abbiamo già parlato due anni fa, no?

I.: Complimenti per la memoria.

M.: Grazie. Una volta sono stato in Sardegna.

I.: Pure io.

M.: Bella, eh? Ho ammirato molto i Giganti di Mont'e Prama. La loro storia è molto curiosa. Pare che fino al 2012 non esistessero, poi tutto ad un tratto...PUFF!... sono ovunque, amati e riveriti.

I.: Come in quella sua avventura con gli Yahi. Alla fine scopriva che erano un'arma di distrazione di massa atlantidea.

M.: Complimenti per la memoria. Una volta sono stato a Otranto.

I.: Non mi ha ancora detto cosa teme del populismo.

M.: E chi se lo ricorda. Forse la reazione avversa uguale e contraria.

I.: Invece Pop Ulivo...

M.: È un dibattito organizzato da persone competenti. Ci vuole competenza anche nell'organizzazione di dibattiti. Volevo dire: anche nel populismo.

I.: Non ha partecipato alla Festa della Famiglia.

M.: I famigli erano i leccapiedi adottati dal feudatario, o, secondo altre tradizioni, gli schiavi puri e semplici. O, ancora, i demoni. Rospi e cornacchie. Oggi queste tradizioni sono confluite in un ibrido sociologicamente rilevante. Comunque, no: nessuno degli invitati ha detto una sola parola sugli uomini di neanderthal. Come sa, nella mia famiglia ce n'è uno. Anche lui ha dei diritti (beh, fino a un certo punto; deve pure contribuire).

I.: E negli USA?

M.: Tutto bene, grazie.

I.: Mi chiedevo se nel Suo Paese si fosse schierato apertamente.

M.: Assolutamente no. Sono un personaggio pubblico, lì. Sono amico dell'ex presidente, di quello attuale e di alcuni attori, ma la cosa rimane in un ambito personale. Se devo schierarmi, vengo qui, dove la mia fama è di molto ridotta.

Martin Mystère e Donald Trump salvano il mondo

I.: Credevo che gli italiani La amassero.

M.: Ha visto le vendite della mia serie a fumetti? Toninelli ha pubblicato i dati (e poi dicono che è un pessimo ministro). Sa che rischia di chiudere ogni due mesi (la serie a fumetti, ma anche Toninelli)? Naturalmente i siti che ne parlano vengono quotidianamente screditati agli occhi dell'opinione pubblica, la quale, peraltro, è impegnata a guardare il cellulare.

I.: Le solite polemiche all'italiana. Altre armi di distrazione di massa.

M.: Sì, beh, questo è ovvio. Ma è pur vero che gli italiani sono quelli che credono che i buchi neri si espandano come dei 'blob' e nascondano dimensioni parallele identiche alla nostra eccetto che per un particolare; o che si possa sintetizzare dell'oro puro tramite l'energia atomica. Ma non credono che Re Mida abbia avuto per le mani uno dei sette Graal e che il Bafometto me ne abbia parlato. Non accettano che io abbia 80 anni, ma se mi vedono parlare con un cristallo con le zampette non hanno nulla da recriminare.

I.: Tuttavia, Lei sa come stanno realmente le cose. Non pensa debba essere Suo compito informare la cittadinanza?

M.: Lo sa che i sasquatch sono yeti importati clandestinamente negli USA? Sa cosa accadrebbe se lo raccontassi in diretta tv? Si comincerebbe a parlare di muri sul confine mongolo.  E se il mondo sapesse che - veramente - molte creature leggendarie sono imprigionate in Romania in alcune cavernette con le sbarrette, gestite da due sette di rettiliani? Si chiederebbe l'espulsione della Romania dall'UE, e orde di bambini svedesi marcerebbero chiedendo la liberazione dei poveri animaletti, con tutto il corredo di foto shock di cui i media si nutrirebbero per settimane. Si immagini la situazione: l'ecosistema, invaso da queste ultracentenarie bestie incattivite, ne sarebbe stravolto, e i poveri imprenditori delocalizzati, che in Romania vivevano da nababbi, dovrebbero tornare a frodare il fisco in patria. Crede che qualsiasi governo, di qualsiasi colore politico e nazionalità, resterebbe a guardare?

I.: Uno scenario inquietante.

M.: In francese scénario equivale a sceneggiatura.

I.: E quindi?

M.: E quindi niente (cit.). È tutto già scritto. Mi ascolti bene: sulla luna ci sono due angeli, a casa del mago Malagise, e c'è tutta una città di nephilim da qualche parte, e per la Terra si aggirano il Re Rosso, una divinità, e Der Amerikaner, il Conte di Saint-Germain,  maestro di un mio amico immortale che lavora per una base segreta, che conserva il segreto del libero arbitrio, oppure lo sta cercando, adesso non ricordo i dettagli. Tutti costoro manovrano segretamente i fili dell'umanità. Ebbene, come definirebbe tutto questo?

I.: Non so. Indigestione?

M.: Anche. Ma non potremmo chiamarla Sinarchia? Dica di sì, se no mi devo interrompere.

I.: Prego, faccia pure.

M.: Immagini cosa accadrebbe se mi mettessi a raccontare seriamente, con piglio scientifico, prove alla mano (ne ho, a casa mia), che gli angeli seleniti e gli immortali ci governano segretamente. Sarebbe la fine del mondo conosciuto. Intendo il mio, perché mi chiuderebbero la trasmissione. E il mio produttore è un Uomo in Nero! Sarebbe troppo anche per lui.

I.: Ricordo queste rivelazioni nella sua serie a fumetti. Quindi c'è qualcosa di vero. Pensavo si trattasse soltanto di una sorta di novelization di eventi realmente accaduti, dalla portata molto amplificata per finalità narrative.

M.: Non lo è mai stata del tutto. Diciamo che fino a qualche anno fa si alternavano biografia romanzata e avventure inventate di sana pianta, per confondere un po' le acque. Adesso sono rimaste le seconde, d'altronde ormai sono anni che faccio solo il conduttore, non c'è più nulla da romanzare. Ma credevo fosse facilmente intuibile: le pare che una base atlantidea che funziona soltanto in un determinato luogo, a causa delle solite correnti sotterranee eccetera, possa essere trasportata in un altro continente e funzionare lo stesso? Passino le formiche parlanti, c'é stato pure il delfino, ma le sembra logico che gli squarci nelle altre dimensioni siano, così, alla portata di chicchessia? Il reality show? Seriously? (in inglese, ndr)

I.: E quali sono le storie realmente accadute?

M.: Sa perché il mio umile biografo (che in realtà non esiste, ce ne sono diversi) tiene molto alla rubrica informativa, "cosa c'è di vero e cosa di inventato nella storia che avete appena letto"? È stata una mia richiesta esplicita, frutto di un lungo colloquio con l'editore, il curatore e l'Uomo in Nero di cui sopra. In realtà non c'è nessuna distinzione: sia i libri di Storia, o di divulgazione scientifica, che le leggende e le mitologie riportano eventi romanzati, più appetibili da leggere. Nessuno può conoscere nel dettaglio ogni singolo evento accaduto dall'alba dei tempi, diventa come Funes el memorioso, ha presente? C'è l'archivio degli Uomini in Nero, è vero, io ne ho letto il primo volume, poi mi sono stancato. Bastano i riassunti. Se tutto è in parte fiction, ne consegue che tutto è sia vero che falso, ecco perché condivido la caccia alle bufale, non perché sono un fanatico, ma perché spostano l'asse su uno solo dei poli, spezzando l'equilibrio. In realtà la Storia non è andata esattamente come è raccontata nei libri scolastici, altrimenti sarebbe durata un paio d'ore. È evidente che ci sia di più. In un certo senso, viviamo in un grande romanzo, che taluni chiamano Akaschi. Nel cuore di ognuno di noi si cela, segretamente, questa sensazione. Ne sono certo. Ma io naturalmente questo non lo posso dire seriamente, o faccio la fine dei conduttori di Rete4 dopo le elezioni.

I.: Non ha risposto alla domanda.

M.: Stavo premettendo. Le storie che sono realmente accadute sono quelle apparentemente più frivole, Atlantide, i poligoni, i cavalli telepati. La maggior parte sono ibridi. Ad esempio, sono stato veramente nel Bilderberg, e sono amico di Giovanni, quel signore che fa da consigliere ai potenti (un altro sinarca). Ma non è che mi ci sono introdotto come James Bond, con Diana a farmi da palo, con i capelli tinti e i baffi finti, e nessuno mi ha riconosciuto. Ma le pare? Pensi a Piero Angela con i capelli scuri e i baffi finti. Non lo riconoscerebbe? È l'equivalente degli occhiali con le pupille disegnate. Che trucco è? No, al Bilderberg con Giovanni ci sono andato, ma semplicemente sono stato invitato. Nel fumetto la situazione è stata movimentata e resa più fruibile.

I.: In quella storia il Presidente degli Stati Uniti aveva impiantato, nel cervello, un chip capace di renderlo un assassino.

M.: Una metafora, neanche tanto originale. I governanti e i politici sono marionette, è vero, lo sanno loro e lo sappiamo noi, ma non puoi fare un fumetto sulla lobby che dà le mazzette, o fa chissà quale promessa al politico, visto uno visti tutti, che noia. Gli Uomini in Nero, anche se si chiamano così, sono, di fatto, Uomini in Bianco, perché sappiamo tutti chi sono e cosa fanno. Quando abbiamo deciso di creare una serie a fumetti basata sulle mie gesta, il mio produttore è stato ben lieto di lasciare che i suoi confratelli fossero dipinti come dei cialtroni interessati soltanto a far crollare grotte, evidenziando un aspetto che, nella realtà, è un'attività secondaria del gruppo. Anzi, oggi le scoperte archeologiche o scientifiche sono ottime come riempitivi mediatici, dunque non si sforzano neanche tanto di scoraggiarle, a meno che proprio non vadano a toccare interessi economici ingarbugliati.

I.: Mi risulta - e lo ha ammesso Lei stesso, prima - che, a quei tempi, Lei credeva ancora nella cosiddetta controcultura, nel dovere civico di dire come stanno esattamente le cose. Facendo della psicologia spicciola, forse anche con il fumetto, seppur romanzato, sperava che qualcosa del suo "messaggio" trapelasse e spronasse qualcuno a seguirla.

M.: Avevo quarant'anni, ero giovane, almeno nello spirito (ma anche nel corpo: facevo molta attività fisica). La cosiddetta guerra fredda durava già da trent'anni, sembrava non dovesse finire mai, e ci si divertiva con poco. A posteriori, tutte sensazioni campate in aria. Rileggendo i giornali di allora, ci si accorge come fossero uguali a quelli odierni, anche nel linguaggio, che molti ritengono essersi imbarbarito. Oggi parliamo di analfabeti funzionali, come fossero extraterrestri spuntati dal nulla; invece c'erano anche prima, solo che non li notavamo, oppure ci andavano bene così, forse perché erano anch'essi giovani e rampanti e, credendo di poter cambiare le cose, pendevano dalle nostre labbra. Io avevo la Ferrari, tradivo Diana, fumavo come un turco e pretendevo di combattere il Potere Costituito! E Lei si meraviglia se oggi sono qui.

I.: Quindi niente messaggio.

M.: Ma no, il "messaggio", come lo chiama Lei, forse impropriamente, c'era, per carità. Ma è durato quel tanto che è durato. La guerra fredda è finita, gli Uomini in Nero hanno vinto, sono stato ad Atlantide, nel passato...

I.: Ci è stato veramente?

M.: Non glielo dico. Però, immagini, per un progressista come ho sempre ritenuto di essere, che effetto può aver fatto scoprire che i megaliti, queste antichissime e affascinanti distese di rocce, immerse nel verde, capaci di stimolare la fantasia, non fossero altro che distributori di benzina. O scorgere nella guerra senza tempo tra Atlantide e Mu un riflesso della guerra fredda che ho vissuto personalmente - senza particolari patemi, devo dire. Passo anni ad ammonire la società e tutto si risolve a tarallucci e golpe da un giorno all'altro. Che beffa. E non è l'unica. Qualche tempo fa, alcuni Uomini in Nero, molto cortesemente, mi hanno spiegato che quasi tutti i creepypasta e i misteri contemporanei, come le scie chimiche, sono inventati a tavolino da un gruppo di sceneggiatori. Io cosa dovrei fare, a questo punto? Pochi mesi fa sono stato nel futuro; non dovrei ricordarmelo, ma non dovrei ricordare nemmeno di aver visto la tomba di Artù, per cui... (è sempre così: quando ti serve una cosa, non sai mai dove cercarla; quando non serve, eccola ben chiara nella tua mente)... ebbene, nel futuro sono transumano, sono un robot, gli Uomini in Nero hanno vinto, e i miei unici amici sono uno che piange sempre e uno che per finire una frase ci mette due ore. Infatti mi sono isolato. Per carità, sono dell'idea che il futuro sia sempre nelle nostre mani, almeno nella forma (non nella sostanza) - e addirittura gli autori del mio fumetto ritengono si possa cambiare anche il passato, ma sorvoliamo su questo. Ma è evidente che quel futuro si sia già realizzato, è oggi.

I.: Lo scenario (rieccolo) che sta dipingendo sembra essere senza speranza.

M.: Diavoli dell'inferno! Non lo vorrei mai. In una delle ultime stagioni di The Big Bang Theory vediamo per la prima volta gli altri inquilini del palazzo (o Palazzo, con la P?) e, venuti a sapere dell'esistenza di una fantomatica Associazione Inquilini, scopriamo che essa è costituita dal solo Sheldon Cooper, che, unico votante, si è proclamato Presidente e indice assemblee di condominio nella sua doccia. Ebbene, con un cavillo legale (Sheldon ha intestato l'appartamento alla sua fidanzata e non è più formalmente inquilino, dunque non può essere eletto), Leonard e Penny riescono a destituirlo dalla carica.


I.: Capisco.

M.: Ma se ne pentono subito,  giacché, all'opposizione, Sheldon è persino più assillante di quando era governante. Se questo esempio Le appare troppo frivolo, guardi all'Italia.

I.: Non sono sicuro che sarebbe meno frivolo del primo. Qui da noi siamo soliti dire che moriamo tutti democristiani per indicare che, stringi stringi, ogni estremismo finisce per annacquarsi nel solito compromesso, in una perpetua stasi.

M.: Come in Germania. Ogni Paese ha la sua Stasi. Beh, con i potenti c'è poco da fare. Vincono sempre loro. Voglio dire, la base di Altrove esiste, non è il manicomio che compare nei fumetti, ma esiste davvero, così come il mio amico Tower. Io sono pappa e ciccia con Chris, vado ed entro ad Altrove quando mi pare. Eppure sono sempre sorvegliato, scortato, non mi è permesso portare via nulla, né raccontare nulla. E anche Chris, poveraccio, è nella stessa situazione. Non vede l'ora di andare in pensione, aveva pure fatto domanda una dozzina di anni fa. Ma non possiamo, pur avendone potenzialmente i mezzi, prendere e fare la rivoluzione mysterica. A volte - sempre più di rado - mi capita ancora di imbattermi nel vecchio fan che mi dice "dottor Mystère, perché non utilizza tutte le informazioni che ha raccolto nel corso della Sua lunga carriera, tutte le prove che ha accumulato, tutta l'esperienza e le conoscenze, anche personali, di cui può, ora, disporre, dopo decenni di scrupolosa e metodica attività d'inchiesta, di casi risolti con acume da detective?". Al ché io rispondo: "Ma... mio caro Gebedia... o come ti chiami... me lo chiedi soltanto tu". La sua obiezione è sempre la stessa: "Sono tutti dementi?". La verità è che, chiunque entrasse nella base di Altrove, e vedesse le cose che ho visto io, non potrebbe fare a meno di porsi degli scrupoli, di dubitare che il mondo, al di fuori di quella base, saprebbe utilizzare nel modo giusto le novità che vi avrebbe appreso. O vogliamo le spiagge olografiche ovunque? C'è da dire che, a volte, ho l'impressione che le vorremmo.

I.: Ritorniamo, comunque, a Canossa, al pessimismo cosmico. Che facciamo, allora?

M.: Il libero arbitrio, come ho già detto, non esiste. Ma possiamo non arrenderci a questo. Perché nei fumetti e nella cinematografia odierni si tirano sempre in ballo il multiverso e gli universi paralleli e i viaggi nel tempo? I giovani d'oggi cercano il modo di piegare la realtà. Ingenuamente, perché la finzione non può prevalere sulla realtà, né può accadere l'inverso, ma ci si prova. E comunque è più comodo copiare storie vecchie che farne di nuove. Io la chiamo scherzosamente Quarta Legge della Termodinamica: maggiore è la gravità dell'errore commesso, maggiore è il calore profuso nel ripeterlo. E questo spiega molte scelte editoriali recenti.

I.: Anche Lei, come Sclavi, non condivide la nuova filosofia dell'editore?

M.: Fabiano Sclavi scrive ancora? A me piaceva Giuseppe Berardi. Non so nulla di come si sia evoluto il fumetto in Italia, per questo l'ho criticato.

I.: Remake, reboot, ristampe non filologiche, tanto colore.

M.: Eh, di questi tempi i colori fanno la differenza (che frasona mi è venuta).

I.: Può la tecnologia essere di supporto ai giovani d'oggi, autori e non?

M.: Sì, non a caso si parla di supporto fisico.

I.: Lei si è specializzato in cibernetica applicata al linguaggio al MIT.

M.: Ero un MATT. Sono stato uno dei precursori, ho aperto una pista che ha condotto ai Bonelli Kids. L'unico inconveniente è che ora sono pieno di floppy disk che non leggo più.

I.: Cosa significa, esattamente?

M.: Che ho cambiato il Mac, e comunque ormai uso solo l'iPad, mentre tutti i resoconti delle mie avventure sono rimasti nei floppy disk a cui non accedo più da una vita. Ecco perché ogni tanto dimentico qualche dettaglio. Teoricamente potrei ancora leggerli, ma a quale pro.

I.: Intendevo la cibernetica applicata al linguaggio.

M.: Ah, ecco. Significa che il linguaggio è una continua mutazione. Petaloso, ha presente? Applicarvi la cibernetica vuol dire studiarne le possibili implicazioni tecnologiche, multimediali, informatiche. I big data. Conversare con una intelligenza artificiale che dice frasi senza senso e risponderle petaloso, tiè. Battute a parte, significa molte cose. Ad esempio, ho studiato le stampanti tridimensionali prima degli altri.

I.: Ho letto il libro che ne parla. Complimenti.

M.: Grazie. Irma!

I.: Chi è?

M.: Il telefonino di Dylan Dog. Altra cibernetica applicata al linguaggio. Ma non è opera mia. È un campo di studi che, cogli anni, ho messo un po' in disparte per dedicarmi ad altri progetti, come dicono i disoccupati. Tanti anni fa ho scritto un racconto di fantascienza, in cui paragonavo il viaggio nel tempo ai canali televisivi: cambiando canale, cambiavi epoca; con la sovraimpressione ottenevi i pastiches che vanno di moda oggi. Conserva una certa attualità, mi pare. E cos'è, la cronotivù, se non cibernetica applicata al linguaggio? Insomma, mi sembra di aver reso l'idea.

I.: Indubbiamente. Lei è anche laureato in antropologia ad Harvard e specializzato in archeologia alla Sorbona e storia dell'arte a Firenze.

M.: Amo molto Firenze. In modi che neppure io sono riuscito a spiegarmi, l'affitto del mio appartamento di via dell'Anguillara continua ad essere regolarmente pagato. Può darsi che se ne occupi il mio consulente finanziario. Leonardo, Donatello, Raffaello, Michelangelo: sono nomi mitici in America. Quest'anno ricorre il cinquecentenario della morte di Leonardo: stiamo preparando un paio di speciali da non perdere, guardando le cose da una prospettiva inedita. Chi era realmente la Gioconda? Forse Leonardo stesso, travestito, spaventato dal possibile diffondersi della tecnica impressionista in anticipo sui tempi? O un'attrice porno, impegnata nel primo spot pubblicitario della Storia? Sono molte le teorie elaborate nel corso dei secoli, ma io mi sono occupato di queste. Parleremo anche di molte altre cose, ma non sto qui ad elencarvele. Vi lascio però un piccolo teaser, un curioso enigma su cui spremervi le meningi durante il weekend: la parola Firenze può essere letta come FI + Renze. Solo un caso?

I.: Ovviamente sì.

Le Guerrilla Girls intervistano Martin Mystère nel 1997
M.: Sì, ma Lei non lo dica.

I.: Promesso. Solitamente, quando l'intervistato pubblicizza il suo lavoro più recente, l'intervista è da considerarsi conclusa.

M.: Per me possiamo andare avanti fino a domani, tanto il mio intervento è già stato steso e riveduto dai collaboratori a cottimo. Tuttavia, ritengo molto improbabile che qualche lettore sia sopravvissuto sino a questa riga, e andando avanti rimarremmo a parlare in due, come persone normali.

I.: Sarebbe decisamente inopportuno.

Qualcuno invoca il professor Mystère sul palco. Mi accomodo fra il pubblico. Scatta un applauso caloroso. Bravo, Mystère, bravo!, grida qualcuno. Il professore non ha ancora preso la parola.


Prato, un giorno afoso di fine inverno, 2019



OPINIONI IN NERO SU BIANCO

Martin Mystère, John Hunt, Komehini e il populismo

OPINIONI A COLORI

Martin Mystère e George Bush Senior (!)
REPORTAGE REPORTAGGIO ESCLUSIVO
In collaborazione con la rivista "Chi, Io? Davvererissimo?"

Massimo D'Alema posa (senza audio) per Martin Mystère