MARK IGNAROdi Collettivo Sophie Mutter
1961.
"Confermo esito missione. Kruscev ha sganciato la bomba in accordo col governo statunitense per eliminare una volta per tutte la maledizione di Ymir".
La notizia proveniente dall'apparecchio radio, su frequenza criptata, non sconvolse più di tanto i due Uomini in Nero all'ascolto.
-Hai capito, Luke? Chi l'avrebbe mai detto. -
-Beh, Frank. L'Operazione Odino è in corso già da diverso tempo. -
La giustificazione non sembrò così convincente all'Uomo in Nero Frank.
-Bah, bubbole. Cooperiamo col nemico, adesso? La prossima volta forniremo le armi ai suoi alleati afgani? -
-Che ti prende, Frank? Sei un Uomo in Nero, prima di tutto. -
-Già, ma sono anche americano. Tu no, forse? -
-Siamo Uomini in Nero. Agiamo per il bene dell'umanità. -
"Pronto? Mi sentite?"
La voce, calda pur nell'eco gracchiante della radio, intervenne provvidamente ad interrompere un discorso già sentito.
-Parla pure, Mark. Che altro si dice, lì a Mosca? -
"Ora che l'Operazione Odino può dirsi conclusa, non sembrano aleggiare altre minacce. Kennedy ha svolto il suo compito e Kruscev ne è parso soddisfatto."
-Bene, Mark. Credo tu possa rientrare a New York. Riprenderemo contatto con te alle 21. -
CLIC
-"Bene, Mark". Bravo, leggi le tue veline russe, Mark. -
-Piantala, Frank. -
-Perché lo abbiamo assunto, questo qui? E' capace soltanto di riportare ovvietà. Certo, che Kruscev è soddisfatto! Ha fatto tutto quel che voleva, e noi lo abbiamo seguito come cagnolini per anni! Prima Eisenhower, poi Kennedy... che delusione! Non è per questo che li ho votati. -
-Perché, voti ancora? -
-Sì, Luke. Voto ancora. Sono un povero fesso che crede ancora nei veri valori: la conquista, l'accaparramento di risorse, la concentrazione di potere. Mi spieghi a cosa serve essere una setta segreta che abbraccia l'intera umanità? È impossibile da controllare! E infatti ecco falchi, colombe, cajelle e mignacche. Prima della guerra avevamo ancora un certo margine di manovra, ma ora? Questa globalizzazione imperante ci ha come paralizzati. E pensa se non ci fossero i due blocchi! -
-Il Documento Lambda non riguarda gli Uomini in Nero, lo sai. D'altronde il Documento promuove l'idea della "guerra fredda" proprio per dare l'impressione che il mondo non sia ancora del tutto unito. Altrimenti ragionerebbero tutti come te. -
-E sarebbe meglio! Adam non avrebbe voluto tutto questo! Niente Altrove, niente sua controparte sovietica, niente sedicenti Uomini in Nero pacifisti e idealisti, come quel Mark Mystère, i cui rapporti sembrano scritti dal governo di turno, tutti precisione e pignoleria! Ma fai il burocrate, allora! Vai a fare lo statale! -
L'Uomo in Nero Luke cominciò ad apparire spazientito, dinanzi al ribollire del suo collega, e non poté trattenere un inarcarsi di sopracciglia.
-Calmati, Frank. O mi agito e mi viene la pancreatite. -
-Non mi dire che mi devo calmare! Non mi calmo! Sono stanco di osservare questo mondo svilirsi e ammosciarsi verso un inevitabile appiattimento! Adesso che faranno, i due K.?? Andranno all'Onu a braccetto? Li guarderemo recitare i loro copioni sapendo che stanno mentendo a tutti?? Ci accontenteremo delle briciole del loro bipolarismo fasullo, sperando di non trovarceli tra i piedi tra uno scavo archeologico e l'altro? E ogni volta dovremo chiedere il permesso a l'uno o all'altro, per fare i nostri comodi? -
-Tanto siamo sempre noi, a comandare... -
-Ma davvero ci credi?? Ti facevo meno ingenuo, my old chap! Ma non vedi che lo prendiamo nelle chapètt? Quale ruolo abbiamo avuto nella vicenda di Ymir? Te lo dico io: nessuno! Questa storia deve finire! Noi siamo la Storia! -
-Massì, adesso vedrai che Sullivan prenderà il comando... -
-Per Sullivan è ancora presto, signori. Ma ci stiamo lavorando. -
La terza voce giunse all'improvviso, di soppiatto, come se, in realtà, fosse sempre stata lì.
-Signor Olsen! Che onore averla qui. -
-Le vostre urla si odono fin dall'altro capo del corridoio. -
Oscar Olsen apparve al contempo contrariato e divertito. Era solo un'impressione, o quello che si palesava sul suo volto era un velato sogghigno?
-Ma non avete tutti i torti. Sappiate che condivido le vostre preoccupazioni. E, con me, le condivide la maggioranza del Direttivo. -
-G-grazie, Signore. Ma noi stavamo soltanto..-
-ZUT! Cosa fatta capo ha.- Oscar Olsen si concesse una breve pausa a effetto. Nonostante la sua giovane età, disponeva già di grande potere e influenza, di una autorevolezza all'interno dell'organizzazione che sembrava irradiarsi fisicamente dalla sua figura elegante e atletica. Gli interlocutori non potevano evitare di ascoltarlo in silenzio, sgranando gli occhi come se fossero al cospetto dell'incarnazione dell'archetipo di un Uomo In Nero. Ogni sua parola, soppesata e misurata, colpì Luke e Frank con la forza di una profezia e di un'esplosione. -Sappiate che la finta pace tra i due blocchi sta per ricevere un duro colpo. Abbiamo preparato un piccolo spettacolo. Tra qualche mese, al più un anno, se ne vedranno i frutti. Quanto a Mark Mystère, è un povero ingenuo, un idealista roso dai dubbi dopo 10 anni di militanza, se si può chiamare "militanza" l'averlo circuito per tutto questo tempo. È ignaro di essere soltanto una pedina tra le tante. E, sempre tra un anno, l'ignaro Mark sarà ancora più ignaro... gli faremo un bel lavaggio del cervello. Una "amica" del nostro sodalizio si è detta disponibile. Perciò, abbiate fede, miei cari sottoposti! E non guardate al domani con sospetto, ma con il pensiero laterale di chi sa come rigirare il mondo a proprio piacimento. Tutto chiaro? -
-Sissignore! Meno male che Oscar c'è! -
FINE
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KUNSTKABINETTE
Buongiorno a tutti i vaccinati. Visto che il titolo Fantasmagoria era già preso, la nostra rubrica di approfondimento ruba il nome a un'altra delle passioni dei due BVZ, e giusto per non ripetere Wunderkammer per l'ennesima volta, ecco che abbiamo scelto un suo sinonimo, Kunstkabinette. Preparatevi quindi a una dissezione del racconto che avete appena letto (l'avete letto, vero?), dalla cui carcassa estrarremo le mostruose meraviglie della continuità che vi si nascondevano striscianti.
Essendo gli autori di Get a Life! a corto di senso dell'umorismo, essi non sono in grado di rinunciare a stendere racconti genuinamente comici, ma debbono sempre infilarvi note amare e tediosa continuità. Pensate: in questo striminzito raccontino, hanno inanellato ben tre riferimenti alla vasta produzione mysteriana.
La "maledizione di Ymir" e l'Operazione Odino arrivano dall'albo Il segreto della mummia (Martin Mystère n. 206 bis); in quell'albo venimmo a conoscenza di un patto stipulato nei tardi anni 1950 da Dwight D. Eisenhower, 34° presidente degli Stati Uniti d'America, e Nikita Sergeevič Chruščëvnei (o Krusciov, o Kruscev), segretario generale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica, e proseguito fino al 1961, quando i sovietici lanciarono una bomba atomica sui resti di una non meglio precisata arma batteriologica (il fantasioso Martin ipotizzò trattarsi di un'astronave aliena, ovviamente). In quell'anno, il Presidente degli Stati Uniti era divenuto John Fitzgerald Kennedy; costui mantenne gli impegni presi dal predecessore senza problemi. Ora, come forse avrete sentito dire recentemente in qualche talk show politico, nel 1962 - solo un anno dopo gli eventi succitati - tra gli USA di Kennedy e l'URSS di Kruscev si arrivò a sfiorare la guerra atomica. Erano dementi? (cit.)
Ma in precedenza, un altro tassello della cosmogonia mysteriana aveva già messo in discussione la natura stessa della "guerra fredda", stabilendo l'esistenza di fortissimi legami di cooperazione segreta tra le due superpotenze mondiali: si tratta dell'episodio Il Documento Lambda (Almanacco del Mystero 1991), in cui si racconta di come, al termine della Seconda Guerra Mondiale, i tre vincitori (Stati Uniti d'America; Unione Sovietica; Regno Unito), subito dopo la Conferenza di Yalta (o Jalta), stipularono un accordo segreto che vincolava i due blocchi, occidentale e orientale, a collaborare in modo permanente e costruttivo al fine di mantenere gli equilibri e salvaguardare il pianeta. L'accordo, ratificato col nome di Documento Lambda, non doveva però essere rivelata al mondo: com'è noto, "la concorrenza genera progresso", o perlomeno soldi; i due blocchi avrebbero quindi dovuto fingere di essere costantemente in ostile competizione. Capito, amici lettori? La Guerra Fredda è stata un'invenzione! Le due superpotenze scelsero, come base operativa di questo super-governo collettivo occulto, una struttura artificiale sotterranea segreta, collocata nello stretto di Bering. Il racconto afferma che questa struttura fu realizzata da una antichissima civiltà, forse con lo scopo di costruire un rifugio a cui sopravvivere a un disastro incombente. Il racconto non lo dice apertamente, ma tutto lascia pensare che si tratti dell'armageddon dell'epoca atlantideo-muviana; di conseguenza, questa struttura dovrebbe essere opera di uno dei Centri di Civiltà dell'epoca, forse proprio la Civiltà Glaciale citata ne Il diluvio di fuoco (Martin Mystère nn. 58-59-60).
Come dichiara Alfredo Castelli per bocca di Martin Mystère, Il Documento Lambda sarebbe da intendersi come un racconto immaginario (nel senso che non farebbe parte della Storia dell'universo mysteriano). Ma questa presunta natura fittizia della vicenda ha tutto il sapore di una copertura di comodo: la verità è probabilmente che Martin Mystère, all'epoca molto più idealista e meno conservatore di quanto lo sia divenuto negli ultimi decenni, apprese davvero questa rivelazione storica da Chris Tower, e nonostante la richiesta di mantenerla segreta, decise in definitiva di essere fedele alle proprie convinzioni e diffonderla comunque, ma riformulandola come una ipotesi da narrativa fantastorica, per rispettare la lettera del patto con Tower.
Ma se Il documento Lambda è reale, si pone allora un ulteriore quesito: come si conciliano le due versioni della Storia?
Qual era il confine tra realtà e menzogna?
E quali effetti hanno avuto questi segreti su chi vi aveva accesso, come, ad esempio, gli Uomini in Nero, sicuramente coinvolti nella creazione di un'ennesima sovrastruttura occulta mirata a controllare i destini delle nazioni? Fra questi, lo ricorderete di sicuro, militò anche un certo Mark Mystère. Come senz'altro non ricorderete, fu Get a Life! (La prima volta di Mark) a rivelarne la doppia affiliazione alla consorteria, la prima delle quali raccontata in Voci dal passato (Martin Mystère n. 325), e la seconda risalente proprio al 1962. Di recente, Mark è anche stato rivisto in azione in qualità di UiN nel romanzo a puntate Il potere del falco.
Sempre in tema di Uomini In Nero, quel tizio che compare alla fine del racconto, Oscar Olsen, è un habitué di Get a Life!, ed esordisce proprio nel succitato La prima volta di Mark: nell'ambito del'organizzazione dei "Distruttori di Biblioteche", non ce ne risulta uno che ne incarni l'ideale più letteralmente di lui (i motivi di questa sibillina affermazione sono esposti in Un Martin per tutte le stagioni).
Il titolo della nostra storia, invece, potrebbe rimandare ad un certo personaggio di recente finito al centro di diverse polemiche politiche e televisive. Oppure no. Scegliete voi. Siete lettori speciali e vaccinati.