Ho trovato interessantissima l'inedita prefazione di Alfredo Castelli, che scrive della genesi del personaggio e delle sue apparizioni negli albi di Martin Mystère; purtuttavia, Castelli è un grande, e come tale è lecito applicargli il motto latino "De minimis non curat praetor", ovvero tralascia alcuni particolari secondari. Io, non essendo "praetor", vedo di correggere e completare l'argomento.
Nel film "Al diavolo la celebrità" del 1949, rintracciabile su YouTube, salvo errori il diavolo interpretato da Aldo Silvani non accende un sigaro, ma con un gesto delle mani accende invece una fiamma a gas posta a distanza (per inciso nel film compare anche un apprezzabile capezzolo, malamente celato da un sottile velo di schiuma, dell'attrice Franca Marzi); chi invece accende un sigaro direttamente con le dita è lo stesso Burgess Meredith nella parte di Mr. Smith, un diabolico linotipista che prevede le cattive notizie, nell'episodio della serie televisiva "Ai confini della realtà: Printer's Devil" del 1963. Lo stesso Burgess Meredith nel ruolo del Dr. Diabolo (che potrebbe avere ispirato anche il Dr. Spector), un vero diavolo incarnato che funge da imbonitore in una sorta di baraccone da Luna Park nel film inglese diretto da Eddie Francis "Il giardino delle torture" del 1967, ha sicuramente ispirato il diavolo tentatore Asmodeo, nel racconto capolavoro "Vita, opere, vocazione di Geremia Sacchi scrittore" pubblicato su Horror n. 16 del maggio 1971, con l'aspetto grafico del successivo Mr. Jinx del Corriere dei Ragazzi del 1975.
Jinx compare come il miliardario Rockford in Martin Mystère nn. 93-94 del 1989, in Martin Mystère Speciale n. 14 del 1997, in Martin Mystère nn. 373-374 del 2021.
Suoi cammei o citazioni in Martin Mystère n. 121 del 1992, in Generazioni del 2003, nell'allegato allo Speciale 23 del 2006, nello Speciale 32 del 2015, in Martin Mystère n. 386 del 2022.
Inoltre nel Racconto Breve "Tempo Zero" del 1991 e nel Racconto Breve "Mysteri in treno" n. 6 del 1994 (come Colonnello Sanders), e in "Come un libro stampato" del 1995, nei panni di un diabolico standista.
Poi in Nathan Never nn. 76-77 del 1997 e Nathan Never n. 80 del 1998; in NAC 9 e 12 del 2017, come robot, a sua volta creatore del mondo dei robot; e in alcuni racconti di Get A Life prodotti da AMys dal 2012. E' un personaggio del gioco di ruolo di Martin Mystère del 1992; appare nei Tarocchi di Atlantide e nelle Carte da Poker del 1991; e nelle card AMys del 2019-20.
E, dulcis in fundo
, è il nom de plum
e del nostro Presidente AMys
(Dio ce lo conservi !). [
Fonte: pagina AMYS di Facebook]
Dal
Corriere del Mystero n. 2, stampato dall'associazione AMys in esclusiva per i suoi iscritti, ecco invece la pagina dell'introduzione ai due fumetti di
Get a Life! in cui rientra in scena il Mister Jinx originale (e non una delle sue copie):
Precursore post-umano e Mister Jinx va via!.
Di questa introduzione, riportiamo qui i paragrafi cruciali di analisi del personaggio di Mister Jinx.
Tra le peculiarità che stabilirono il nucleo caratterizzante della saga di Martin Mystère, c'era la curiosità di Alfredo Castelli, che spaziava anche nel reame tecno-scientifico, sempre attenta a rielaborare le novità del momento in storie come i videogiochi tecnomistici di Fantasmi a Manhattan, o il robot programmabile de I misteri di Londra.
I giorni dell'incubo esplorava le possibilità dell'immortalità digitale ben prima del cyberpunk, e ancor prima che il transumanesimo si rendesse conto delle potenzialità di questa strada.
Ed è proprio quest'ultimo l'argomento della nostra storia breve: l’ingresso nel mondo mysteriano del transumanesimo (abbreviato tra l'altro col simbolo H+), un movimento culturale teso a migliorare artificialmente l'essere umano, fino alla trasformazione in un ibrido tecnologico che vada oltre gli attuali vincoli della condizione umana.
Ma dato che il tema del Corriere è quello dei "cattivi" della serie, non può essere Martin Mystère a occuparsi della questione: chi mai, tra i suoi nemici ricorrenti, possiede l'intelletto, la competenza tecnologica e l'immaginazione necessaria per fare propria la filosofia transumanista, quasi da sembrare che il suo personaggio sia stato creato proprio in attesa dell'avvento di questo movimento?
Il diabolico Mister Jinx, contemporaneo diavolo che in cambio di denaro offre soluzioni tecnologiche ai mali dell'uomo moderno, è l'altra faccia della medaglia di Martin Mystère, in quanto incarna il lato negativo della sua curiosità scientifica, che Jinx sfrutta dissennatamente per compiere ogni genere di abuso in nome del profitto: basti pensare ai clienti di Tempo Zero che prendevano fuoco spontaneamente, o ai ladri di corpi dell'Operazione Dorian Gray, o al collasso del Mondo Del Sogno causato dall'effimero progetto DreamTravel.
Nel caso del transumanesimo, l'acuta mente di Jinx, come sempre, va oltre le mode e l'apparenza del momento, notando come l'immortalità cibernetica (la stessa garantita già decenni fa dal suo computer a proteine) sia in realtà una banale duplicazione, che non preserva affatto la mente originale, la quale deve anzi morire col corpo che la anima. In che modo Jinx pensa di superare questo scoglio, e come può l'Aldilà dell'Orizzonte degli Eventi contribuire al suo piano?
E a questo proposito: Jinx visitò l'Aldilà in questione (cioè l'interno di un buco nero, un concetto puramente fisico, senza implicazioni metafisiche) in Mister Jinx ritorna, ma il Jinx in questione era una mera copia dell'originale, il quale commise suicidio al termine di I giorni dell'incubo.
Che ne è stato dell'anima del Jinx originale, e di quella delle sue copie che nel corso degli anni si tolsero analogamente la vita?