martedì 26 ottobre 2021

[Recensione] Martin Mystère nn. 379-380 - "Il potere del Falco" (5) & (6)

Legs Weaver n. 79
Martin Mystère n. 379 (mensile)
"Il potere del falco" (5)
Pubblicato nel settembre 2021 da Sergio Bonelli Editore
 
Storia di Carlo A. Cappi
 
Come promesso nel capitolo precedente, ecco arrivare un altro classico elemento della più autentica tradizione mysteriana, e cioè il racconto nel racconto, a opera di un personaggio letterario che è esistito veramente, e ora svela la vera storia che ha ispirato una certa celebre opera da tutti ritenuta di fantasia.
Più genuinamente Alfredo Castelli di così non si può, come sanno tutti i lettori del suo Martin Mystère, ma C.A. Cappi ne approfitta per dare spazio anche alla propria passione, e cioè il romanzo hard boiled. La storia, pubblicata sulla fittizia rivista Dark Desk e scritta con uno stile replicato alla perfezione, è narrata dall'investigatore Miles Harker, coprotagonista del romanzo di Samuel Dashiel Hammet, Il falco maltese, e mette in scena tutti i topoi del genere della scuola dei duri, dal locale West Indies Club di San Francisco con le sue occulte attività illecite per i ricchi alla femme fatale Natalia "Miss Wonderly" Kermidova, intorno alla quale si snoda un torbido intreccio generazionale di furti, violenza, vendetta e denaro.
Nella finzione de Il potere del falco, è naturalmente Martin Mystère a leggere questo racconto (l'anno in cui si svolge è il 1921), e a fare tesoro della componente mysteriosa che Hammet aveva omesso dal proprio romanzo: Martin apprende così nuovi dettagli sul funzionamento delle quattro statuette egizie (in particolare su Hathor e Horus), nonchè sulla loro travagliata storia dai Templari a oggi (con l'immancabile ricostruzione calata in un solido e credibile contesto storico, con numerosi agganci mysteriani, tra cui persino Helena Blavatskij).

Come sorpresa finale, almeno per chi non seguiva la serie di Legs Weaver, lo scontro al porto di San Francisco si incrocia proprio con un flashback visto in Legs Weaver n. 79.

 
Il potere del falco 6: Anubi
Martin Mystère n. 380 (mensile)
"Il potere del falco" (6)
Pubblicato nell'ottobre 2021 da Sergio Bonelli Editore
 
Storia di Carlo A. Cappi

Dopo cinque capitoli di narrazione semi-autonoma, collocata in epoche diverse e incentrata su personaggi apparentemente scollegati, A.C. Cappi inizia a svelare l'intreccio, riunendo gli attori principali in una sequenza coeva (ma senza farli ancora incontrare). Anche in questo caso, la più tradizionale e solida matrice mysteriana della vicenda si fa sentire con forza, quando, tra le pieghe della continuità storica (o quasi: si tratta degli albi usciti due decenni fa anni), si inserisce questa nuova/vecchia indagine del detective dell'impossibile, che crede di tirare le fila del mystero dopo esservisi imbattuto per anni, ignaro di come gli eventi recenti stiano casualmente preparandolo a un incontro con una nemesi a lui ignota. E' il caso di evidenziare come anche l'avversario di Martin appartenga a una consolidata e amata matrice mysteriana, e cioè a quella generazionale: si tratta infatti del figlio di quel reverendo Westmoreland che fu battuto in astuzia dal padre di Martin, Mark Mystère.

L'agente Andrew Cherry 
La prima sequenza, incentrata su Martin Mystère, si svolge nell'ottobre 2001: la misteriosa email riguarda le vicende de Minaccia dal passato (Martin Mystere nn. 235-236-237), ma il tema sviluppato è quello dell'epilogo de Il mistero dei nani di gesso (Martin Mystère n. 234), pubblicato nel settembre 2001: Martin, tornato da Francoforte a New York, riflette sulla recente e traumatica distruzione delle torri gemelle del World Trade Center. A questa scena fa seguito la vicenda della congrega dei Cercatori del Paradiso, in azione a San Francisco per penetrare in un deposito segreto (l'ex West Indies Club) in cui gli Uomini in Nero erano soliti archiviare numerosi degli oggetti impossibili da loro ritrovati. Lo scopo è quello di recuperare le statuette di Hathor e Horus, che però sono state rimosse da un Uomo in Nero: Philip Erickson.

Il reverendo Westmoreland
Spostandosi in avanti nel tempo, la narrazione torna a trattare di Martin Mystère dopo gli eventi di Minaccia dal passato (Martin Mystere nn. 235-236-237), storia uscita nel periodo ottobre-dicembre 2001, nella quale compare proprio Erickson (che in questo fumetto arruola temporaneamente Martin negli UiN). Non è un caso, naturalmente: a partire da questa associazione temporanea di Martin con gli Uomini in Nero, e per via anche di ciò che fece suo padre Mark al precedente reverendo Westmoreland, l'attuale reverendo decide di doversi scontrare proprio con Martin per ottenere le famigerate statuette  egizie. Nell'intreccio compare anche, come alleato di Martin, l'agente Andrew Cherry dell'FBI, già incontrato in una vecchia avventura.

La discutibile alleata del reverendo Westmoreland, la signorina Larousse, fornisce ulteriori indizi per la soluzione del mystero: è infatti la terza figura femminile capace (inspiegabilmente, per ora) di attingere spontaneamente ai poteri delle statuette egizie; e nelle sue mani c'è la statuetta di Anubi, capace di attingere ai ricordi di qualunque cervello (sembra quindi svelata una parte del segreto della misteriosa voce narrante che sta segretamente osservando la vita passata di Martin Mystère, sin dal primo capitolo). Il reverendo Westmoreland racconta la genesi della propria setta, i Cercatori del Paradiso, apparentemente riconducibili ai Templari, e qui emerge un legame con il mystero dell'arrivo dei Templari nelle Americhe, raccontato ne La Quarta Caravella (Speciale Martin Mystère n.9).

Scriveteci o lasciate un commento se avete colto il collegamento tra questi Cercatori del Paradiso e i Cercatori dell'Eden che proprio C. A. Cappi presentò nel 1998 sulle pagine de I Cercatori dell'Eden (Martin Mystere nn. 197-198). Altrimenti ve ne segnaliamo tre noi. Il primo è la coppia di sicari che compariva in quell'avventura e che torna in scena adesso ne Il potere del falco: Wint e Kidd sono ispirati ai due assassini prezzolati del film Agente 007 - Una cascata di diamanti (Diamonds Are Forever) (1971). Il secondo è proprio l'attuale reverendo Westmoreland del romanzo, il cui esordio avviene nella suddetta avventura. Il terzo è l'agente Andrew Cherry dell'FBI, comparso sempre nella stessa vicenda.

I sicari Wint & Kidd



 

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