venerdì 23 dicembre 2022

Natale in Casa Mystère

Come Alfredo Castelli raccontò, per esempio, nella storica mailing list BVZM, un suo caro ricordo delle letture giovanili erano quei fumetti esplicitamente dedicati alle festività di fine anno, in particolar modo il Natale.

Per ricatturare quelle emozioni, quindi, Castelli dedicò spesso e volentieri gli albi dicembrini della serie di Martin Mystère allo stesso tema, a volte incentrandovi la storia e a volte adattando ambientazioni oppure copertine.

Per l'occasione del quarantennale e con l'approssimarsi della ricorrenza, presentiamo quindi questo saggio di trenta pagine in formato PDF scaricabile gratuitamente (come tutti i nostri contenuti), in cui Giovanni Gaddoni ripercorre nel dettaglio tutte le contaminazioni natalizie della saga mysteriana, dal 1984 a oggi, citando gli albi con tutti i loro dati, le tavole coinvolte e gli eventi relativi.

Non c'è modo migliore per augurarvi buone feste alla fine di questo travagliato 2022, e anche un 2023 leggermente meno disastroso ("facendo i debiti scongiuri", come direbbe Alfredo Castelli. 

martedì 20 dicembre 2022

Come funziona: Alfredo Castelli e il caso

Martin Mystère presenta: come funziona?

Alfredo Castelli e il caso

Nel fumetto-recensione di Ritorno senza fine (Get a Life! n.61), dedicato all'analisi dei meccanismi alla base degli albi Incubi! e Il ritorno della dea (Martin Mystère nn. 373-374), abbiamo parlato di un elemento fondamentale della poetica di Alfredo Castelli, e cioè la mano del cieco fato nella Storia, esaminando i sottili legami con gli albi cruciali della serie di Martin Mystère dove il fato (o destino, o caso) entra in scena nella maniera più diretta.

A integrazione della recensione, presentiamo qui le due tavole di Scritto nel destino (Martin Mystère n. 124) in cui è lo stesso Alfredo Castelli, tramite la voce di Martin Mystère, a riflettere sul ruolo delle coincidenze nella vita dei suoi personaggi, talmente pervasivo e cruciale, dice Martin, che se uno scrittore dovesse valutare la sua vita come se fosse un romanzo, lo giudicherebbe davvero mal scritto, proprio a causa dell'eccessivo ricorso alla casualità nel costruire la trama.

Lo scrittore di cui si parla sembra essere un riferimento allo stesso Castelli, che qui si pone come critico della propria opera, di cui evidenzia i punti deboli dopo circa dieci anni di vita, e si auto-risponde spiegando la propria visione di un universo dominato da cieche forze di cui noi non riusciamo a comprendere la complessità, e che etichettiamo come destino per avere l'illusione di poterle controllare. 

 


E visto che c'è, Alfredo Castelli aggiunge poi un'ulteriore chiosa, per ribadire il concetto nella maniera più beffarda, questa volta per bocca (o mente) dell'onniscente e adorabile Jaspar.





sabato 17 dicembre 2022

Come funziona: la vita segreta di Java

Martin Mystère presenta: come funziona?

La vita segreta di Java

Il Corriere del Mystero n. 5, dedicato alla storia antica della Terra, dà un grande spazio al personaggio "antico" per eccellenza della serie di Martin Mystère, e cioè il suo assistente Java. Java è un rappresentante dell'ultima tribù di uomini di Neanderthal, specie ufficialmente estinta all'incirca quarantamila anni fa, e in questo senso viene considerando "antico". La sua età effettiva non è nota, ma osiamo azzardare che non sia più vecchio di Martin Mystère.

Nel suddetto Corriere, Java si gode le luci della ribalta, ed è protagonista di più di un fumetto, la cui trama affonda le radici in momenti storici dell'universo mysteriano che andiamo ora a svelare.  

In Nea Heliopolis (Martin Mystère n. 133), Martin Mystère riconosce che Java, dopo più di dieci anni di avventure al suo fianco, ha ormai accumulato un ragguardvole bagaglio mysterioso, che gli permette di seguire e a volte precedere i ragionamenti del detective dell'impossibile. L'argomento della loro conversazione, in questo caso, sono le correnti terrestri, o linee di Ley, o correnti geomantiche: invisibili flussi di forza mistica che scorrono all'interno del pianeta.

Nel Corriere del Mystèro n. 5, Java attinge proprio a queste conoscenze mentre indaga sul mistero del santuario ancestrale di Göbekli Tepe.




In Java contro Java (Martin Mystère n. 113), Java affronta per l'ultima volta un suo simile, noto come El Jefe (Il capo), fuggito dalla Città delle Ombe Diafane dopo averla dominata con la violenza e il terrore, commettendo crimini atroci. Nello scontro, l'arma (muviana?) di El Jefe finisce per ritorcersi contro di lui, avvolgendolo nelle fiamme e riducendolo a un ammasso fumante di carne.

Come abbiamo avuto occasione di ricordare in Martin Mystère e gli omicidi (3), la morte di El Jefe e di altri scagnozzi viene fatta passare per una resa dei conti tra bande di narcotrafficanti.

Nel Corriere del Mystèro n. 5, Java scopre che le cose non stanno proprio così: indagando su un caso nella sua professione di investigatore privato, infatti, si trova a fare i conti proprio con il redivivo El Jefe.



 





mercoledì 14 dicembre 2022

Martin Mystère e gli omicidi: un'antica tradizione (3)

La leggerezza con cui Martin Mystère non risponde alle forze dell'ordine dei crimini in cui è coinvolto, soprattutto in un contesto internazionale, riflette probabilmente l'atteggiamento di arrogante supponenza che gli Stati Uniti d'America riservano al resto del mondo. Dopo la parentesi intercontinentale, ecco quindi un significativo spaccato del trattamento riservato agli Stati meriodionali del suo continente.

In Allan Quatermain (Martin Mystère n. 111), l'ineffabile Travis A. Travis rivela di avere le conoscenze necessarie per far svolgere indagini su un cittadino statunitense incensurato. Non viene specificato quali siano queste conoscenze, ma la rivelazione non può che gettare un'ombra di inquietudine sul lettore, viste le implicazioni di queste parole. Sicuramente Martin Mystère e Diana Lombard, fingendo l'indifferenza di chi si obnubila con gli alcolici, si stanno invece chiedendo cosa accadrebbe se persone meno rette e oneste di Travis usufruissero di simili agganci istituzionali per compiere atti incostituzionali come questo, a meno che già non sospettino che Doppio Tì abusi abitualmente di un simile potere.

Travis precisa anche di non avere la possibilità di far svolgere analoghe indagini al di fuori degli Stati Uniti d'America, ma nel finale della stessa avventura, che compare in Java contro Java (Martin Mystère n. 113), Martin Mystère svela che Travis ha l'influenza necessaria per fare pressioni su un'agenzia federale statunitense come la DEA (Drug Enforcement Administration, "Organo per l'applicazione delle politiche sulle droghe") tali da farle usare il proprio peso per costringere la Polizia del Messico ad archiviare un omicidio a opera di un cittadino statunitense come regolamento di conti tra bande di narcotrafficanti messicani.
Martin Mystère non ha comunque necessariamente bisogno di Travis A. Travis, per evitare di essere indagato quando è coinvolto in omicidi che si svolgono in Stati Americani situti a sud degli USA, e quindi visti come poco più che colonie. In All'ombra della svastica (Martin Mystère n. 119), ci pensa spontaneamente un commissario di Polizia della Colombia ad archiviare come "incidente stradale" la morte di due motociclisti che perseguitavano Martin e Java.
Il rapporto di forza tra Martin Mystère e Travis A. Travis, comunque, vede il primo stringere il coltello dalla parte del manico, come su vede dal modo in cui lo tratta nel già citato Martin Mystère n. 111, a meno che questo non sia un altro indizio del fatto che Martin sa di stare parlando con Doppio Tì.


venerdì 9 dicembre 2022

Anticipazioni sociologiche Mysteriane: il 1992 di Chiaverotti come il 2022 reale

E' il 1992 e, ne Il teorema di Ffolkes (Martin Mystère n. 120) albo che conclude la storia Contatto mentale, lo sceneggiatore Claudio Chiaverotti utilizza parole chiave che suonano fin troppo familiari a venti anni di distanza, quando il riccone di turno si sostituisce allo Stato per decidere che è degno di esistere e chi invece è un disoccupato e quindi improduttivo e quindi fannullone e quindi dannoso per l'economia.


Il riccone non può che contestare quel pacifista militante di Martin Mystère, che puntualizza come l'economia (o dovrebbe dire la classe dirigente?) benefici di introiti spropositatamente maggiori che vengono dalle spese in armamenti.

Il riccone ha, naturalmente, una soluzione finale per risolvere definitivamente il problema dei poveri.
 
La soluzione consiste in centri di impiego molto particolari: qualche decennio prima, si sarebbe trattato di saloni per igieniche docce.


In realtà, c'è una differenza tra il quadro che Claudio Chiaverotti tratteggia per il 1990 e il contesto attuale: il riccone e la sua organizzazione agiscono segretamente, forse perché si vergognano, oppure perché temono la riprovazione di pubblica opinione che reagirebbe attivamente nel vedere calpestati e affamati ( peggio) i più deboli, a favore di chi già vive nel lusso sfrenato.









giovedì 8 dicembre 2022

Giovedì Mysteroni (3)

 La rubrica ispirata all'hashtag #GiovedìPiselloni degli appassionati di fumetti Disney, continua a decontestualizzare certe vignette della serie di Martin Mystère, proponendo pratiche estreme, questioni di dimensioni e profferte di personaggi ambigui.

In Neve d'agosto (Martin Mystère n. 125), Martin Mystère non vuole spogliarsi, probabilmente perché teme giudizi sulle dimensioni. Non può quindi mancare l'immancabile scusa delle basse temperature.

In Scritto nel destino (Martin Mystère n. 124), si parla di insospettabili medici di famiglia con una inquietante propensione all'uso di particolari strumenti intestinali (e d'altra parte tutti ci ricordiamo della parodia di Mortin Clystère).

Ne Le molte vite di Martin Mystère (Speciale n. 34), una Diana nuda sembra essersi divertita parecchio.
E infine, ne La quarta caravella (Speciale Martin Mystère n. 9), gli inquietanti equivoci di un genovese con accento del Bronx. 








venerdì 2 dicembre 2022

Concorso Un Salto nel Mystero: i vincitori

III Concorso Letterario e Artistico A.Mys.
Un Salto nel Mystero 2022
i vincitori!


 

Anche per il 2022 A.Mys ha deciso di riproporre il concorso letterario e artistico “Un salto nel mystero”, che giunge così alla sua terza edizione, chiedendo l’invio di racconti e disegni inediti dedicati agli argomenti misteriosi tipici della serie dedicata al Detective dell’Impossibile. Il tema delle opere da valutare era sempre il mystero, in tutte le forme tipiche delle storie a fumetti e in prosa di Martin Mystère: realistico e avventuroso, con ambientazioni fantastiche, fantascientifiche, fantasy, horror, soprannaturali, storiche, archeologiche, fanta-archeologiche, misteriose, ufologiche, oniriche, magiche, e chi più ne ha più ne metta!

Veniva altresì richiesto – quale fattore di gradimento ma non preclusivo della valutazione - che le storie e i disegni fossero collocati nell’universo narrativo del BVZM (o in uno dei tanti universi paralleli in cui si muovono le diverse versioni del personaggio) e che vi comparisse almeno uno dei personaggi della serie (principali o comprimari, buoni o cattivi, etc.). Per il resto, rimandiamo al testo del bando pubblicato sul blog e su Facebook.

Per questa nuova edizione, il numero dei partecipanti è cresciuto di molto rispetto agli anni scorsi, anche se in verità, molte sono ancora le opere che risentono di una certa ingenuità dell’impostazione o della resa finale.

Sul quinto Corriere del Mystero, i soci A.Mys troveranno il testo integrale del racconto vincitore e la riproduzione del disegno vincitore con le generalità di tutti i finalisti, ma per soddisfare anche la curiosità degli amici del fandom, riportiamo pure qui l’elenco delle opere selezionate e i nomi dei rispettivi autori.

MIGLIOR DISEGNO

Per i disegni, la giuria finale composta da Luca Salvadei, Paolo Mignone, Daniele Busnelli, Gianluca Mattossovich, Claudio Bovino ed Emanuele Marinello (per A.Mys), da Alfredo Castelli, Giancarlo Alessandrini, Lucio Filippucci e Rodolfo Torti (autori professionisti legati alla serie) nonché Gino Vercelli (docente di illustrazione e fumetto all’Accademia di belle Arti di Cuneo e presso la scuola di fumetto di Asti) e Roberto Lauciello (docente della Genoa Comics Academy), ha decretato quale:


1° classificato, il “Necronomicon” di Massimiliano Paternò;

 

2° classificato, “La verità non è per tutti” di Giulia Votano;

 


 

3° classificato, “Se gli uomini in nero” di Luca Galimberti.