Nel personaggio del Doctor Kranz c'è tutta (o quasi) la mytologia del Sergej Orloff classico, come è evidente nella storia apparsa per la prima volta in Topolino n. 1931:
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4RinviLZi77XubOkKbdN__QpESZe8ZnXCsdrNmKH9436_GLl2xKFkIwUel9gGKe0z0JWmnujmTJIvRfWkyInvVAUKHSF63w_CIgelH5YaYb3tvvzVzYeHVFfHjt-kfq6aGaJ4OyK5uffb/s200/Topolino1931_p198.jpg)
Topolino apprende della fuga del suddetto Doctor Kranz dall'elusiva isola di Praxos, un luogo "impossibile" capace di spostarsi e occultato da una barriera mistico/fisica, come accade all'isola del telefilm
Lost. Kranz vuole a tutti i costi tornare su quell'isola da conquistatore, per impadronirsi delle sue favolose risorse.
A Topolino non resta che cercare Indiana Pipps, per poi gettarsi sulle tracce del Doctor. Nel frattempo, però, Indiana ha l'occasione di rievocare la storia di Kranz, tramite un lungo flashback.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiFtMAzYtSpCZIt2xJKscdHwoxlseIF4kbs1Qi8cc_zlV7BFrF5SJvy_6Clq_dW-_7QWcXvme2V0jKSzD2Prvx5gswVTMEI01l4ZpnNqRsfz4tRTopom5SqxoSbISt8mb98Gf85t1gGq3Q/s200/Topolino1931_p199.jpg)
Già a questo punto, i paralleli con Orloff sono evidenti: se sostituiamo la Città delle Ombre Diafane all'isola di Praxos, infatti, ecco delinearsi gli elementi chiave (riconoscibilissimi) di una delle vicende fondamentali della vita di Orloff e della sua rivalità con Martin Mystère.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9Ao1Cmr9y-QE5sYkxQnDLw1Xc_JDK9Cx-YuJZe_1-f-86D-tFPoerG7jp8QoE-ZTFjYyh7CdKNKcWzGlFNMI-027KR8iesPbBlhT3rI4LQV3DDhnUuWdwmQy0L2TpzKq-Auy0EJLds7CB/s200/Topolino1931_p200.jpg)
A ciò si accompagna il primo (di due) elemento stilistico "alla Alfredo Castelli", che lo sceneggiatore Bruno Sarda impiega deliberatamente, per dare addirittura più livelli alla sua opera-omaggio: stiamo parlando naturalmente del dettagliato
flashback che uno dei personaggi espone al protagonista, e che è a tutti gli effetti una narrazione nella narrazione.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBM6WwzOEu_WucReE3zdltBIN-UHmW4wl_kvjmb2F9f5B8gv_9aolC_6cC7dbSCjqtpH_5vk7FiAW8RysCHjk7GSUjMZtDp866eWHzC0x6R6pxYTIWnftI3G7AoE3xd5x11gmGPQSSUBcP/s200/Topolino1931_p201.jpg)
Come Martin e Sergej, Indiana Pipps e il Doctor Kranz erano grandissimi amici, che subito dopo essersi laureati si gettarono in un vorticoso giro del mondo che li condusse a fare scoperte archeologiche inattese nei luoghi più mysteriosi del globo.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1TW04Re5oO2CnG1EmVikmX7hk6zqAoToN378tHRQuYaY6EJ2r9hmqRI2WCneQZyKiw7jT0_XxE_8agTEkSJWEWhObUMBRa-WLOgNHHlfRHjSqOCPGhvgi2mDJnA5saU6ojh-wMRzlddc0/s200/Topolino1931_p203.jpg)
In Sudamerica, dopo aver esaminato l'equivalente Disney dell'Albero della Vita che Martin e Sergej videro a Palenque, Indiana e Kranz si trovano davanti a un effettivo lascito di quei presunti alieni che visitarono la Terra in tempi remoti: un'arma a raggi di incredibile potenza, che scatena immediatamente la bramosia di potere di Kranz, alla quale si oppone l'etica di Pipps.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVnT-uh6LgF-QDdjUBY00qc5i2I92PdYrPQysBS5aFNoRY-UVMqAVhEc7ODzWQXYg_zrnJZvCnvmtuZ_4vPlqKkQGVmRsbNni-rZp2lD1PgZ7lPxepGCxl3uIAlVfWzZ4vLObkEVFEiBKX/s200/Topolino1931_p204.jpg)
Ne segue una lotta terribile che vede Pipps vincitore: l'arma viene poi gettata in fondo al mare, così come il Murchadna che fece impazzire Orloff fu invece gettato da Martin in fondo a un crepaccio.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSFVmH4gyFkgc9Q9Dm2YAbKb557kVGDDap40GCb7JSyd3j7hgttFSJYjD1zYKg2JV7b4Af5XlIJt_UmqfjiiKCAzf2o6_9Tspmja9M9_ohJEec7Bfxu2AWTlJQTRCGg9k-9yJjktb92sCn/s200/Topolino1931_p205.jpg)
Completatosi questa rievocazione, Indiana e Topolino riescono a fermare il piano di conquista di Kranz senza nemmeno affrontare direttamente il Doctor: è un finale in sordina, anti-climatico e sbrigativo, se vogliamo persino un po' deludente nella sua mancanza di spettacolarità.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbCtwAaW6c9fczx0y2GVAxaiwtz2mhcieKK51SeTyDI4tLSwMyttDlxdKGWBAHeLojPbm6624P-qs8pixueG0ykeBMtILEbsTmxXshfv6Gg1fZVe1E7Ic4Fp_3QuNZA3qxZcW4xT-95AK_/s200/Topolino1931_p206.jpg)
E non è forse questa una caratteristica assai ricorrente delle opere di Alfredo Castelli, quasi una sua cifra? Come avevamo anticipato, siamo arrivati al secondo (e ultimo) segnale di stile.