martedì 4 dicembre 2018

[Recensione] Maxi Martin Mystère n. 10: "L'abisso del male" - la trama

Maxi Martin Mystère n. 10: "L'abisso del male"
(Dylan Dog e Martin Mystère n. 3)
Testi di Carlo Recagno e Alfredo Castelli
Arte di Giovanni Freghieri 
con la collaborazione di Giulio Camagni e Sergio Giardo
e la partecipazione di Nicola Genzianella, Giuseppe Matteoni, Luca Enoch, Giancarlo Alessandrini, Lucio Filippucci, Giuseppe Palumbo 
Consulenza di Roberto Recchioni e Moreno Burattini


La trama

Autunno 1944: gli alleati liberano Externsteine dai nazisti. Il soldato americano Jerry Drake riattiva inconsapevolmente un medaglione di origine atlantidea e modella l'entità che lo controlla sulle fattezze dell'attrice Veronica Lake.

Ai giorni nostri, nel sito megalitico di Avebury, un gruppo di neodruidi irregolari apre un varco dimensionale e viene sterminato da un'orda di mostri. Dee e Kelly, infiltrati nel gruppo, rubano il medaglione, richiudendo inconsapevolmente il varco (come si scopre nel corso della storia, il medaglione è una chiave universale che agisce anche sui varchi verso le varie dimensioni del multiverso) e fermando la fuoriuscita di mostri. Ma un misterioso spirito è riuscito a passare del tutto, ed ora vaga senza memoria sulla Terra.

Martin Mystère è a Londra per indagare sulla strage, convocato da Lord H.G. Wells. Va a trovare Dylan Dog per un saluto, ma i due finiscono per litigare come al solito, rimanendo turbati.

Tornato a casa, Dylan trova una cliente: è Angie Dark. Il night club Mocambo in cui l'artista lavora (ancora per poco) è infestato da un fantasma, o da qualcosa di simile. Dylan Dog si reca al Mocambo e si imbatte in Dee e Kelly, convincendosi che abbiano qualcosa a che fare con la vicenda.
Ad Avebury, Martin Mystère assiste Lord Wells e Madame Trelkovski in un esperimento di monitoraggio dei residui psichici lasciati dall'apertura del varco, con l'aiuto di uno degli strampalati macchinari di Wells. Durante la trance, la medium percepisce una presenza maligna e rischia di rimanerne travolta. Java demolisce il macchinario e la trae in salvo. Trelkovski riferisce che Dylan Dog è in pericolo.

In una sequenza à la Twin Peaks, l'indagatore dell'incubo viene avvertito dall'entità-Veronica Lake dell'avvicinarsi del Male e, poco dopo, trova il medaglione, attorno al quale aleggia la fantasmatica presenza. Dylan Dog si ritrova allora trascinato in una serie di visioni oniriche, che derivano a sua insaputa dalla realtà di Zagor (vedi le nostre note di continuità bonelliana), e viene posseduto dallo spirito transfugo, il quale comincia a recuperare gradualmente la memoria e rivela una natura maligna.
Angie e Groucho riportano a casa Dylan, in preda al delirio. Dee e Kelly giungono sul posto, temendo che Dylan abbia trovato il medaglione, ma Groucho non si fida di loro, nonostante le rassicurazioni di Angie. Anche Martin Mystère e Java sopraggiungono, e Dylan si dimostra posseduto. Lo spirito estorce a Dee e Kelly informazioni sul medaglione; questi ultimi confessano di averlo perduto nel locale, dopo averlo rintracciato casualmente partendo dagli appunti dei propri antenati. Nel corso del racconto, lo spirito rammenta definitivamente la propria identità e rivela di essere Hellingen. Il medaglione, programmato dagli atlantidei per sviluppare un pensiero autonomo, rifiuta Hellingen e si fonde con Angie. Convinto di poterlo esorcizzare, Martin spara a Dylan con l'arma a raggi. Lo spirito fugge in Germania sfruttando le Linee di Ley, trascinando con sé Angie, della quale ha bisogno per poter attivare l'arma-di-fine-di-mondo.

Da qualche parte negli Stati Uniti, alle pendici del Monte Naatani, un nativo americano ha una visione in cui la Luna esplode. Immediatamente recupera un oggetto particolare conservato in uno scrigno e si mette in viaggio, dopo aver avvertito anonimamente Chris Tower.

Caduto in coma, Dylan Dog finisce negli inferni burocratici, ove viene messo in guardia dalla Morte e dal direttore a due teste circa la pericolosità dello spirito fuggito. È messo anche al corrente delle modalità con cui è giunto fin lì: offeso, Dylan ritiene che Martin Mystère abbia voluto "fare l'eroe" e abbia sbagliato a lasciar fuggire Hellingen. In ospedale, l'arrivo di Bloch stimola il risveglio di Dylan.

Martin, Dylan, Java e Groucho partono alla volta di Externsteine, guidati da una visione avuta da Dylan durante il coma, e dal ragionamento storico-deduttivo di Martin. Il viaggio si svolge in treno, dato che Dylan ha paura di volare. Durante la conversazione, Martin e Dylan hanno modo di litigare nuovamente, ma non prima che Chris Tower, via telefono, abbia fornito al gruppo il dossier sul loro nemico, Garth Hellingen, prelevato direttamente dagli archivi della base segreta statunitense di Altrove.

Giunti ad Externsteine, e dopo una breve telefonata a Diana, con le medesime modalità di cui sopra il quartetto identifica la Rupe delle Gazze come accesso fisico alla base atlantideo-nazista.
Dylan e Martin si introducono nella base, mentre Java e Groucho rimangono bloccati all'esterno. L'intera area rimane isolata, persino per i mezzi di sorveglianza di Altrove.
A Londra, Carpenter e Rania, che stanno indagando sugli eventi del Mocambo (rimasto danneggiato dalle azioni di Hellingen), si recano al n.7 di Craven Road, ove si sono radunati Wells, Trelkovski, Dee e Kelly, sperando, invano, di trovarvi Dylan Dog. I quattro superstiti organizzano una seduta spiritica, al termine della quale Madame Trelkovski è convinta di essere riuscita a richiamare una seconda entità. In effetti è così: alle sue spalle si staglia Kiki Manito, il Grande Spirito. I quattro si separano.

Ad Extersteine, Groucho e Java sono raggiunti dall'enigmatico nativo americano, che ha sempre con sé il misterioso oggetto. Java sembra sovrappensiero: si scoprirà, più tardi, che è in contatto telepatico con gli agenti di Altrove.
Dentro la base atlantidea, Hellingen dichiara guerra a Dylan e a Martin e scatena contro di loro diverse creazioni della sua mente, che il genio del male è in grado di materializzare, a suo piacimento, grazie alla fonte di energia quantistica su cui la base sorge (energia che in realtà è canalizzata dai megaliti di Avebury). Dylan e Martin si ritrovano dunque ad affrontare un piccolo esercito di robot e, successivamente, il colossale Titan.
Il gigantesco robot stende Martin Mystère, ma viene sconfitto da Dylan Dog, il quale utilizza, a costo di un enorme sforzo psicofisico, l'arma a raggi di Martin, per l'incredulità dello stesso Martin, nel frattempo ripresosi. La sorpresa prosegue quando Martin constata che l'arma è scarica, e sbotta per l'irritazione. I conflitti irrisolti fra i due emergono nuovamente e li distraggono quanto basta perché Hellingen li colpisca con una nuova arma.
Angie, imprigionata nel cuore della base, riesce a far confessare ad Hellingen i suoi piani: annientare la sfera spirituale attraverso la distruzione della Terra fisica, per vendicarsi delle divinità che lo hanno imprigionato in un inferno realistico in cui le categorie più deboli della popolazione non sono più perseguitate.

All'insaputa di Hellingen, l'entità-medaglione ha indirizzato Dylan Dog e Martin Mystère in due universi alternativi, allo scopo di riappacificarli definitivamente.

Dylan Dog si ritrova, dunque, nel futuro alternativo de Il pianeta dei morti, ove la sua controparte, dedita all'alcoolismo e devastata dai sensi di colpa, vive in una Londra infestata da un'orda di zombi, generata dalla mancata uccisione del "paziente zero", ovvero Groucho, da parte dello stesso Dylan. Il Dylan alternativo ritiene che la razionalità di Martin Mystère gli sarebbe stata utile nel momento in cui avrebbe dovuto premere il grilletto e che gli avrebbe impedito di rovinare la vita a sé stesso e al suo mondo.

Anche Martin Mystère è giunto in un futuro alternativo: è quello di Nathan Never, dove si imbatte nella propria controparte robotica. Il Mystère robotico conduce il Mystère originale in una breve gita nel mondo futuristico e gli ricarica l'arma a raggi utilizzando la propria. Nel corso della conversazione, il Martin robotico, che si è isolato da quel mondo che non sente "suo" e al quale non riesce ad adattarsi, confessa la sua ammirazione per Dylan e per la forza con la quale ha saputo non arrendersi, nonostante le molteplici disgrazie e gli incubi che ha dovuto affrontare nel corso della sua vita, e per la carica di umanità con cui può permettersi di aiutare altre persone a risolvere i propri drammi, senza isolarsi.

L'entità-medaglione riconduce allora Martin e Dylan da Hellingen. Muovendosi come un sol uomo, il duo riesce (Martin) a paralizzare con il murchadna l'arma-di-fine-di-mondo, la cui chiave di attivazione è stata estorta al medaglione senziente, e (Dylan) a liberare Angie. Hellingen si appresta allora a scatenare la propria potenza vendicativa sui due, ma viene interrotto dall'arrivo di uno spirito indomito, Zagor, la sua prima ed eterna nemesi, evocata da Manito.
Zagor ed Hellingen ingaggiano lo scontro definitivo, che si ripercuote in diversi universi bonelliani e si conclude soltanto quando Groucho irrompe nei sotterranei nella base e lancia la Scure a Zagor. Era questo l'oggetto conservato dal nativo americano, che più tardi si presenta come il Custode della Scure della Foresta di Darkwood. Ad evidenziare la sconfitta di Hellingen, il simbolo dell'uccello-tuono sovrasta l'intera area.
Kiki Manito cancella ogni traccia terrena della base atlantidea, sigillando la Rupe delle Gazze, e riporta Dylan, Martin, Groucho ed Angie all'esterno, dove, frattanto, sono giunti Chris Tower e gli uomini di Altrove, guidati telepaticamente da Java.
All'aereoporto, la combriccola saluta Angie, che conserva per sé un sorprendente segreto: l'entità-medaglione è ancora innestata nella sua mente.

In un altro piano di esistenza, Manito, la Morte e il direttore degli inferni osservano Hellingen, di nuovo confinato nel suo inferno, martoriato dall'odio generato dalla sua stessa mente.

I personaggi

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