Martin Mystère n. 137 bis |
Dopo un interminabile tergiversare a base di intrighi irrilevanti, personaggi stupidi, gratuite scene di ripugnante sadismo, e comparsate scollegate di grandi autori della beat generation, Martin Mystère scopre un televisore di natura magica nelle catacombe romane. Poi c'è un crollo che distrugge l'apparecchio.
Come funzionasse, chi se ne servisse, quali collegamenti ci fossero con l'elettromagia, perchè nel medioevo fosse stato fabbricato... nessuna di queste questioni viene affrontata.
Per fortuna, quell'odioso dell'ispettore Travis, che notoriamente risolve i mysteri prima di Martin, ma non gli dice nella per dispetto, era passato di lì poco prima, e aveva capito di che si trattava, come svelato nella sua avventura a fumetti personale della serie Doppio Tì, intitolata Il teatrino della memoria corta.
Nella ricostruzione della fasulla copertina Mysteriana, oltre al logo originale de "I grandi enigmi di Martin Mystère, detective dell'impossibile", al triangolino giallo "BIS!" e al rettangolo bianco del titolo, proponiamo anche la costina laterale con grafica e cromia dell'epoca.
Essendo questa avventura ambientata a Roma, è di diritto un Mystero Italiano fuori tempo massimo: ecco quindi l'iconcina in basso a destra che ne riporta la dicitura, con una celebrità d'eccezione che prende il posto dello stesso Martin Mystère per promuovere l'evento.