"Le miniere di Fantametallo"
Storia e matite di Andrea "Casty" Castellan.
Chine di Michele Mazzon.
Prima pubblicazione su Topolino (libretto) 2880 : 8 Febbraio 2011
Andrea "Casty" Castellan prosegue il filone narrativo della ricerca della "sua" Atlantide, trasportando Topolino, Pippo e l'archeologa Eurasia Tost in Inghilterra, dove il terzetto si mette sulle tracce di un'incredibile miniera sottomarina segreta di cosidetto Fantametallo, un materiale prodigiosamente indistruttibile.
Gli indizi si accumulano fino a rivelare che il Fantametallo non è altro che il leggendario Oricalco della favoleggiata Atlantide, citato per la prima volta da Platone: un metallo rossastro, prezioso quasi quanto l'oro e usato per forgiare scudi impenetrabili.
Ma il presunto filone sottomarino di Oricalco è in realtà un deposito Atlantideo, progettato per accordarsi con le energie dei flussi deelle Linee di Ley che scorrono nella crosta terrestre. E' forse un caso?
No, perchè è proprio l'apporto delle forze geomantiche dei Ley che conferisce all'Oricalco le sue prodigiose proprietà.
Lo scopre, a caro prezzo, l'avido Maestro della Società delle Lepri Viola, un'organizzazione occulta che avrebbe voluto sfruttare l'Oricalco per dominare il mondo: infatti, lontano dalle energie dei Ley, il vascello da guerra costruito con l'Oricalco finisce in briciole.
Spetta però a Topolino, Eurasia e Pippo trarre le conclusiono finali della vicenda: l'Oricalco, un tempo, era usato per rivestire i Megaliti di tutta Europa e oltre, allo scopo di sfruttare le energie di Ley a cui i megaliti stessi attingevano, e creare così una impenetrabile barriera difensiva. Purtroppo, il progetto non fu completato e Atlantide non fu quindi in grando di proteggersi dalla colossale ondata che la cancellò dalla faccia del pianeta.
Ancora una volta, Castellan (nomen omen) dimostra di essere il più mysteriano degli autori di Martin Mystère, capace di mescolare fantasia, leggende storiche e fatti documentati con un'agilità, una spigliatezza e un'inventiva seconde solo a quelle di Alfredo Castelli.
Peccato che Casty scriva invece per Topolino, perchè le sue idee sarebbero preziosa linfa vitale per la sempre meno mysteriosa collana di Martin Mystère, che a volte accampa la scusa di aver "esaurito tutti i mystèri", ma si è dimenticata di cose come l'Oricalco, e potrebbe attingere a piene mani a tutto il mondo inesplorato del retaggio di Atlantide e Mu, se volesse.
Casty è qui a ricordarcelo, con ogni sua favolosa storia Disneyana in cui avventura, mystero, divertimento e intelligenza si fondono in una narrazione coinvolgente, robusta e brillante del genere "senza tempo" che caratterizza le storie dei mostri sacri come Floyd Gottfredson, Romano Scarpa e Rodolfo Cimino.
Sempre prendendo il suo lavoro a esempio di quanto materiale non sfruttato sia a disposizione, citiamo il preludio alla vicenda del Fantametallo: Topolino e il Colosso di Rodi, storia che dà forma a potenti suggestioni epico-storiche, quando rivela la vera origine del Colosso di Rodi, ne mette in scena uno nuovo (il Molosso) e infine lo ricollega ai fasti di Atlantide (Martin Mystère si è mai dedicato alla Sette Meraviglie?).
A voler essere precisi, dovremmo dire che Martin Mystère si è occupato dell'Oricalco, ne "I Giganti di Prama", e ha persino usato la stessa idea dell'energia di Ley per cambiarne la natura: però, non solo Casty lo ha fatto per primo, nel 2007, ma il fumetto mysteriano in questione è un "Mystero Italiano" prodotto proprio da quei fan che sentivano da troppo tempo la mancanza di storie mysteriose veramente mysteriane.
Un altro aspetto da segnalare per "Le miniere di Fantametallo" è l'organizzazione delle Lepri Viola, che ricorda un poco gli Uomini In Nero, sebbene le filosofie dei due gruppi divergano: i primi vogliono usare il retaggio di Atlantide peer sfruttare il mondo, i secondi vogliono invece annientare ogni testimonianza dell'era che è stata cancellata dalla storia. Il nome pittoresco del gruppo richiama anche i gruppi di supercriminali che erano in voga nei fumetti e cartoni animato avventurosi degli anni 1970 (per esempio, le varie bande nemiche di Hurricane Polimar, a loro volta ispirate ai nemici de L'Uomo Ragno).
Oltre a essere affascinante in termini mysteriani, "Le miniere del Fantametallo" gode di un intreccio avventuroso la cui sceneggiatura fila come un treno, senza mai perdere un colpo.
L'arte di Casty è elegante, efficace, e capace di regalare visioni memorabili che si rifanno contemporaneamente allo steampunk occidentale e alla potenza nipponica di autori come Hayao Miyazaki.
Non è certo un caso che la casa editrice IDW Publishing, che negli USA ha di recente acquisito i diritti per le pubblicazioni Disney, si prepari a presentare sul suo Spotlight: Mickey Mouse proprio il fumetto d'esordio di Eurasia, ovviamente firmato da Casty: il nostro augurio è che tutta la saga atlantidea che ne deriva possa essere riproposta ai nostri colleghi d'oltre oceano, e magari presentata in Italia nel formato definitivo già dedicato a "Darkenblot" (sempre di Casty).
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