"Topolino e l'impero sottozero"
Storia e arte di Andrea "Casty" Castellan
Prima pubblicazione su Topolino (libretto)3092 : 3 Marzo 2005
Andrea Castellan, detto Casty, è un autore Disney completo che, da tempo ormai, si è fatto notare per l'elevata qualità della sua produzione, caratterizzata da una conoscenza filologica della vastissima narrativa disneyana più matura, oltre che dalla capacità di rivolgersi contemporaneamente a diverse fasce di pubblico, in una sintesi di ingenuità apparente e studio ragionato che appagano tanto i bambini quanto i lettori più smaliziati.
Esperto conoscitore delle radici avventurose di Topolino, Casty opera un programmatico ritorno a queste stesse radici, con storie ad alto tasso di azione spettacolare e vivace inventiva, in cui la classicità si coniuga senza soluzione di continuità con le declinazioni più moderne del genere, a dimostrazione dell'esistenza di archetipi narrativi capaci di rendere immortali certe avventure (una fra tutte, citiamo il suo spettacolare ciclo di
Darkenblot).
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Autori leggendari come Floyd Gottfredson, Romano Scarpa, Rodolfo Cimino, Giorgio Pezzin, Joe Siegel sono solo alcuni dei "giganti" del genere a cui Casty si rifà, in maniera sempre dichiarata, facendobe propri gli stilemi e rielaborandoli in una narrazione personale che affronta la modernità senza essere vincolata da essa (in parole povere, tutti sono capaci di scrivere un'avventura Disney coi personaggi che si dibattono intorno a Twitter o Facebook, ma solo Casty riesce a trattare l'argomento delle tecnologie moderne di comunicazione senza condannare la propria storia a divenire irrimediabilmente obsoleta nel giro di pochi anni).
Per molti versi equiparabile ad Alfredo Castelli nella sua ecletticità fumettistica, Casty gli si affianca ora anche nella scelta delle tematiche mysteriose e dei raffinati collegamenti mysteriani a cui nessuno aveva mai pensato: in "Topolino e l'impero sottozero", serializzato in questi giorni su Topolino libretto, Casty affronta infatti la vicenda di Agarthi, città fondata dagli Iperborei e nota in tutte le culture con nomi diversi, ipotizzandone una tecnologia "glaciale" collegabile alla storica
ondata di freddo dell'inverno 1709.
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Lo stile della narrazione e la presenza programmatica di Atomino Bip-Bip fanno immediatamente pensare ai classici dell'avventura mito-storica di Romano Scarpa, e la presenza dell'antiquario Nataniele Ragnatele de
Topolino e Bip Bip alle sorgenti mongole ne dà la certezza assoluta. Di quella storia fanta-antropologica, scritta in perfetto stile mysteriano prima ancora che Martin Mystère esistesse, Casty recupera anche la tecnica della narrazione per "immagini archeologiche", poi fortemente sfruttata anche da Martin Mystère: epoche mai sognate e animali dimenticati rivivono come la regina Kalhoa riviveva nei pittogrammi de
Topolino e la fiamma eterna di Kalhoa (storia che è ben nota anche Umberto Eco, il quale col suo "Il pendolo di Foucault" ha a lungo influito sulla produzione Mysteriana, chiudendo il cerchio).
Come ciliegina sulla torta, la simmetria tra Castellan e Castelli si completa con la impossibile e alternativa tecnologia glaciale di cui facevano uso gli Iperborei: che si tratti di Atlantide o della civiltà di Tunguska, non c'è idea più affascinante di quella del popolo scomparso che possedeva conoscenze che noi nemmeno possiamo immaginare.
Come si evolverà questa vicenda e quanto si discosterà questa Agarthi da quella di Ku Humi e Martin Mystère?