A pochissimi albi da La vita segreta di Diana Lombard (Martin Mystère nn. 164-165), storia durante la quale Martin Mystère e Diana Lombard convolano discretamente a nozze, informandone solo pochissime persone, la vicenda de Le macchie di Rorschach (Martin Mystère n. 171) estrae dalla mente di Martin Mystère il suo più grande e riposto desiderio, che consiste in... un matrimonio con Diana Lombard.
Ci sono due modi per spiegare questa apparente contraddizione.
La spiegazione più prosaica è che Alfredo Castelli abbia deciso solo qualche anni dopo che, nelle scene "implicite" del suddetto MM nn. 164-165, sia avvenuto il matrimonio segreto, che infatti ci viene rivelato solamente in Venti anni di mysteri (Martin Mystère n. 241). Saremmo quindi davanti a un errore di continuità, per quanto molto marginale.
Esiste però un'altra spiegazione, che si adatta molto felicemente alla psicologia di Martin Mystère. personaggio notoriamente dominato da una forte razionalità e assai refrattario a manifestare pubblicamente qualunque forma di emozione, o anche solo a riconoscere a parole di provarne qualcuna. In questa ottica, il più grande desiderio di Martin non è sposare Diana (perché lo ha già fatto), ma bensì sposarla pubblicamente, con un matrimonio declinato nel modo più tradizionale, accompagnato da una celebrazione non proprio in pompa magna, ma comunque corredata di tutti i crismi del caso, dagli abiti al taglio della torta, passando per il raduno di parenti e amici
Ne I cavalieri di San Romano (Martin Mystère n. 174), comunque, ci accorgiamo che Martin Mystère pensa già a Diana Lombard come sua moglie, sebbene non voglia rendere pubblica la cosa (e smentendo quindi la suddetta ipotesi di errore di continuità): infatti, mentre Martin parla di Diana alla dottoressa Lucia Bianchi, esita nel definirla "fidanzata", proprio come se fosse sul punto di usare, correttamente, il termine "moglie", fermandosi però all'ultimo istante utile e correggendosi.