sabato 17 settembre 2022

Martin Mystère Speciale n. 6: "New Atlantis" - Era scienza, non chiaroveggenza







Il 98% degli scienziati che si occupa di ambiente e clima ribadisce di aver lanciato i primi avvertimenti almeno due decenni fa. Come ben noto, l'informazione dominante ha trattato e tratta l'argomento con leggerezza, sdrammatizzandolo o usando deliberatamente parole chiavi fuorvianti (come "maltempo" invece di "eventi atmosferici estremi dovuti al cambiamento climatico e al surriscaldamento del pianeta", anche davanti a numerosi morti).
Ma la scienza già sapeva nel 1989 cosa sarebbe accaduto, e Alfredo Castelli aveva fatte proprie le loro istanze sin da allore. Gli avvertimenti, come auspicato dal personale di Altrove, hanno forse avuto successo nel sensibilizzare qualcuno, e quindi l'anno dell'inizio dello sfacelo non è stato il 2006, ma la differenza è irrilevante. Certo, le cappe di smog non sono visibili perché abbiamo imparato a sminuzzare ulteriormente le particelle inquinanti (nell'aria, nelle acque, nella terra), mentre il livello dei mari non è salito a tal punto da allagare le città costiere, e in questa previsione manca la parte dei letali eventi atmosferici estremi causata dall'enorme quantità di energia intrappolata nell'atmosfera e nei mari; tuttavia, la predizione si sta avvverando in maniera eclatante.
Ma attenzione, cari mysteriani: come nel caso della pandemia di Covid-19, non si tratta di una mistica profezia ottenuta con poteri divinatori, o di una magia arcana che ha presagito un futuro altrimenti inconoscibile. Si tratta di scienza: l'applicazione di modelli matematici basati sulle leggi della fisica alle conseguenze dell'alterazione (come l'aumento di anidride carbonica) di un sistema (la Terra) fin troppo noto.

 

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