mercoledì 25 gennaio 2023

"Un enigma di nome Jaspar" e "La camera del tempo": trovate le ispirazioni letterarie?

Ne La camera del tempo (Martin Mystère nn. 30-31), una zanzara subisce una mutazione genetica che le conferisce un'intelligenza mostruosa, e se ne serve per scagliare i suoi simili contro l'umanità.

Nel romanzo La guerre des mouches (Le mosche, 1938), di Jacques Spitz, uscito in Italia solo nel 2006, è una mosca ad acquisire intelligenza umana e a sfruttarla, trasmettendola alla sua progenie, per organizzare un'inarrestabile invasione su scala mondiale, davanti alla quale ogni reazione dell'umanità è destinata a fallire.

In Un enigma di nome Jaspar (Martin Mystère nn. 77-79), l'enigmatico bambino Jaspar dispone di una onniscienza che sembra derivare dalla consultazione di un'eterea enciclopedia, nella quale è inclusa ogni nozione e ogni pensiero degli interlocutori del bambino.

Nel racconto One for the Books (L'uomo enciclopedico, 1955), di Richard Matheson, una persona qualunque si ritrova ad avere un talento analogo, come spiega la pagina italiana di Wikipedia dedicata all'antologia Duel e altri racconti:

Un inserviente dell'università scopre, da un giorno all'altro, di possedere uno strano potere: quando si trova insieme ad una persona, ne acquisisce le conoscenze, di qualsiasi tipo esse siano. Inizia a parlare lingue che non conosce, dimostra nozioni che non ha mai studiato, discute di vari argomenti - dalla letteratura alla scienza - parlando come un libro stampato, senza neppure capire esattamente quello che sta dicendo. È spaventato da questa sua capacità, che preoccupa anche la moglie, e si rivolge al suo medico, che però non riesce a scoprire la ragione di questo "dono". Un docente universitario si offre di studiare il problema, ma in realtà vuole solo stupire una platea di colleghi mostrando loro questo nuovo "fenomeno". Ma improvvisamente, durante la conferenza, mentre il protagonista sta strabiliando tutti i presenti con le sue capacità enciclopediche, una voce dentro la sua testa gli comunica «Vieni, è ora».[6] Uscito all'aperto, vede una luce nel cielo, e capisce chi gli ha dato quel potere, chi è tanto intenzionato a raccogliere in una sola persona tutto il sapere terrestre: in quel momento viene colpito da un raggio lanciato da un'astronave aliena. Lo ritrovano molti anni dopo, notevolmente invecchiato e incapace di parlare. Dopo un anno, pronuncia le sue prime parole: «Mi hanno spremuto».

Naturalmente non è detto che si tratti di una "prima" per le relative idee: se conoscete ulteriori precedenti, fateci sapere.

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