La serie regolare di Martin Mystère ha dimostrato (nel remoto passato) un notevole talento nella letteratura di anticipazione, cioè nel prevedere gli sviluppi delle tecnologie ibride. La sua forza immaginativa ha avuto una tale intensità da influenzare beneficamente e ispirare chi le stava intorno, persino una serie amatoriale come Get a Life!, che si è cimentata in imprese analoghe.
Nell'episodio di Dottor Sulkamore (2014), per esempio, il bizzarro prete-scienziato Sulka Nanazca realizza un'Intelligenza Artificiale impiegando anche materia grigia prelevata da un cervello umano (e cioè neuroni), e sceglie di "intrattenerli" caricando nella memoria dell'IA un videogioco proveniente dalla nostra epoca, in seguito agli eventi raccontati ne Il destino di Atlantide (Martin Mystère n. 279). Il videogioco in questione è chiaramente Space Invaders, prodotto nel 1978.
Otto anni dopo, nel mondo reale, accade la stessa cosa: in Australia, un insieme di neuroni prelevati da umani (chiamato DishBrain) viene collegato a un computer da scienziati che vogliono capire se il DishBrain è in grado di "modificare il proprio comportamento per riuscire a giocare a Pong, il celebre videogame simile al tennis da tavolo prodotto da Atari e commercializzato nel 1972 come Arcade."
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