martedì 20 dicembre 2022

Come funziona: Alfredo Castelli e il caso

Martin Mystère presenta: come funziona?

Alfredo Castelli e il caso

Nel fumetto-recensione di Ritorno senza fine (Get a Life! n.61), dedicato all'analisi dei meccanismi alla base degli albi Incubi! e Il ritorno della dea (Martin Mystère nn. 373-374), abbiamo parlato di un elemento fondamentale della poetica di Alfredo Castelli, e cioè la mano del cieco fato nella Storia, esaminando i sottili legami con gli albi cruciali della serie di Martin Mystère dove il fato (o destino, o caso) entra in scena nella maniera più diretta.

A integrazione della recensione, presentiamo qui le due tavole di Scritto nel destino (Martin Mystère n. 124) in cui è lo stesso Alfredo Castelli, tramite la voce di Martin Mystère, a riflettere sul ruolo delle coincidenze nella vita dei suoi personaggi, talmente pervasivo e cruciale, dice Martin, che se uno scrittore dovesse valutare la sua vita come se fosse un romanzo, lo giudicherebbe davvero mal scritto, proprio a causa dell'eccessivo ricorso alla casualità nel costruire la trama.

Lo scrittore di cui si parla sembra essere un riferimento allo stesso Castelli, che qui si pone come critico della propria opera, di cui evidenzia i punti deboli dopo circa dieci anni di vita, e si auto-risponde spiegando la propria visione di un universo dominato da cieche forze di cui noi non riusciamo a comprendere la complessità, e che etichettiamo come destino per avere l'illusione di poterle controllare. 

 


E visto che c'è, Alfredo Castelli aggiunge poi un'ulteriore chiosa, per ribadire il concetto nella maniera più beffarda, questa volta per bocca (o mente) dell'onniscente e adorabile Jaspar.





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